"Bove ha una cultura calcistica fuori dal comune, non sono sorpreso dal suo inizio di stagione alla Fiorentina. Contro la Roma.."
Questo pomeriggio, a poco piu di 24 ore dalla sfida di domani tra Fiorentina e Roma, l’ex tecnico del settore giovanile giallorosso Fabrizio Piccareta, tra gli scopritori di Edoardo Bove, è intervenuto a Radio Bruno per commentare l’inizio di campionato dell’attuale centrocampista viola. Questo un estratto:
“Non sono per nulla sorpreso dal suo inizio di stagione, conoscendo Edoardo e la sua intelligenza tattica ed umana non ho mai avuto dubbi. Parliamo di un ragazzo che ha grande cultura calcistica, ma anche personale: è sempre disposto a mettersi a disposizione di quelle che sono le richieste del tecnico. Era già successo nella capitale con Mourinho, che gli richiedeva prestazioni diverse da quelle che adesso pretende da lui Palladino. Quando Edo è arrivato a Firenze avevo già sottolineato che non fosse quel cane malato tanto esaltato a Roma, ma è un giocatore che sta dimostrando di avere grandi qualità: e le sto sta dimostrando partita dopo partita”.
“Palladino ha dimostrato di puntare su di lui”
Ha anche aggiunto: “Anche le dichiarazioni del tecnico gigliato testimoniano quanto ho appena detto: Palladino ha in Bove un riferimento, un giocatore capace di fare calcio. E’ qualcosa che si intravedeva già quando lo allenavo io. Spalletti parlerebbe di lui come un ‘bifasico’, ovvero un centrocampista capace di difendere ma anche di offendere con qualità. In questa nuova veste garantisce qualità, oltre che a molto equilibrio. Stiamo parlando di un ragazzo che già a 17, quando lo allenavo io a Roma, dimostrava una maturità fuori dal comune. Non è mai fuori dalle righe, dimostrandosi sempre disponibile e al servizio dei compagni”.
“Ha la personalità per guadagnarsi spazio a Firenze”
Ha poi parlato della parttia con la Roma: “Edoardo è un silenzioso, una persona molto fredda che non lascia trasparire molto le sue emozioni. Domani sono sicuro che per lui sarà una gara emozionante, giocare contro la squadra che lo ha cresciuto varrà molto per lui: è arrivato nella scuola calcio della Roma a 9 anni, facendo poi tutta la trafila delle giovanili. Conoscendolo sono convinto che non tirerà indietro il piede mai”.
“Dall'addio di Mourinho sono cambiate molte cose”
Qualche parola infine sulla Roma: “Non seguo come prima le vicende giallorosse, perchè essendo in Arabia Saudita adesso ho cambiato orizzonti. Avendo molti amici e conoscenti, oltre che a tanti giocatori che ho allenato, mi raccontano un po come stanno le cose. Mi dispiace vedere la grande confusione che regna a Roma in questo momento. Probabilmente con Mourinho dal punto di vista sportivo le cose non erano molto esaltanti, però il portoghese era in grado di dare una stabilità all’ambiente con la sua personalità. Con De Rossi sembrava che la squadra avesse trovato un equilibrio, salvo poi licenziarlo dopo poche giornate”.