Italiano: "Ben venga un trofeo, ma l'obiettivo di tutti è arrivare in Europa League. Il Viola Park porterà punti in classifica"
Tra la grande vittoria contro la Lazio e il prossimo appuntamento sul campo del Torino, l'allenatore della Fiorentina Vincenzo Italiano si è raccontato a Sportitalia: “Sarei potuto rimanere a Trapani ma ci fu un cambio di proprietà. A La Spezia ho continuato un progetto nato in Serie B, e la salvezza in Serie A fu un qualcosa di incredibile. Qui a Firenze si lavora bene, in società ci sono persone spettacolari e da due anni stiamo ottenendo risultati importanti".
“L'obiettivo di tutti è l'Europa League"
Italiano ha fatto poi un bilancio: "Il ritorno in Europa al primo anno, le due finali, in questa stagione un bel cammino in campionato e le due coppe ancora aperte. Non firmerei per un trofeo e un ottavo posto in campionato, perché l'obiettivo di tutti è migliorare gli scorsi piazzamenti e quindi arrivare in Europa League. Certo, i trofei sono un qualcosa che rimane e se ne arrivasse uno sarebbe bellissimo”.
“Il Viola Park porterà punti in classifica”
Sul Viola Park: “Questo posto porta senso di appartenenza, allenarsi qui è fantastico e vivere tutti insieme con i ragazzi delle giovanili e le ragazze della Fiorentina Femminile aiuta tutti a crescere. Alla lunga una struttura del genere può davvero portare punti in classifica, ringrazio il presidente Commisso per avercela messa a disposizione”.
“Con la Lazio avevamo tante motivazioni”
Sul modulo: “Anni fa ero molto attaccato alle mie idee, poi ho imparato che bisogna saper cambiare in base alle categorie e agli avversari. L'atteggiamento che richiedo alla squadra però è sempre lo stesso. Contro la Lazio avevamo tante motivazioni, dalla voglia di riscattare la sconfitta dell'andata a quella di battere una squadra che non avevamo mai battuto negli ultimi tre anni. Ho cambiato qualcosa perché ce n'era bisogno e i frutti sono arrivati”.
“Rigori di Nico? La freddezza non si perde”
Sui rigori di Nico Gonzalez: “A parte gli ultimi due li ha sempre calciati in una maniera impeccabile, sembrava infallibile. Io penso però che quando hai la capacità di essere freddo davanti al portiere, non la puoi perdere all'improvviso. Mi ha detto che tirerà e segnerà il prossimo. In generale ne abbiamo sbagliati troppi, ben quattro”.
“Firenze è uno spettacolo"
Sulla vita privata: “Firenze è una citta straordinaria, ormai la conosco bene e ormai è uno spettacolo. Attraversare Ponte Vecchio è incredibile, ti dà una rilassatezza fuori dal comune. Chiaramente ogni giorno mi concentro sul calcio, guardo tante partite e tutto ciò che mi può dare spunti per migliorare. Le partite della Fiorentina le riguardo il giorno dopo, con calma, per valutare a mente fredda errori e situazioni. Su questo aspetto un po' ho alleggerito, abbiamo tolto una seduta video ad esempio, ma semplicemente perché ormai conosco benissimo i miei ragazzi e non ho bisogno di sottoporli a stress eccessivo".
“Non mi perdono il modo in cui ho lasciato lo Spezia”
Sul rimpianto della sua carriera: “Non aver comunicato in maniera corretta il mio addio allo Spezia. Sono stati due anni fantastici, avevo instaurato un rapporto meraviglioso con la società e con i tifosi e quello fu un errore che tutt'ora non mi perdono”.