​​

La fama di bad boy per Nicolò Zaniolo è nata col tempo, eredità anche di qualche atteggiamento ai tempi del vivaio viola. Una teoria però smentita a La Gazzetta dello Sport da Maurizio Ridolfi, uno dei suoi primi allenatori a Firenze:

"Era un bambino vivace ma attentissimo in campo, anche perché io avevo un modo molto rigido negli allenamenti. Rispettoso, anche nelle esultanze. Qualche suo compagno ad esempio imitava Luca Toni, mettendo la mano all'orecchio quando segnava ma Nicolò non ha mai fatto niente del genere. Era forte, quando è arrivato nel 2010 ha fatto fare un bel salto alla nostra squadra che era già buona, però lui era quel ragazzino con doti particolari, già pronto sia strutturalmente che tecnicamente. Negli anni sono state dette tante cose sbagliate su di lui dal punto di vista caratteriale. Tante assurdità dal mio punto di vista perché con me è sempre stato presente, esemplare".

La clausola di Kean diventa improvvisamente bassa e abbordabile: a Londra lo ammirano due club e il bomber della Fiorentina sarà osservato anche a San Siro
Non poteva che fare eco la prestazione di giovedì di Moise Kean, solo l'ultima però di tutta una serie. Il grande rila...

💬 Commenti