La traumatica involuzione di Milenkovic (Torino a parte): se chiamasse una big, perché la Fiorentina non dovrebbe rispondere?
Comunque vada la semifinale di Coppa Italia, possiamo affermare senza dubbio che la stagione della Fiorentina è stata deludente. A livello individuale ci sono stati dei giocatori che sono migliorati (Pezzella, Chiesa, Muriel) e altri che invece hanno fatto il percorso inverso. Tra di loro si inserisce sicuramente Nikola Milenkovic, autore di una discesa traumatica proprio nel momento in cui sembrava definitivamente sbocciato (e non basta la bella prova di ieri per poter dire il contrario).
Colpa del ruolo da terzino ritagliato per lui da Pioli? Probabile, visto che in quella posizione Milenkovic è apparso spesso indeciso soprattutto in fase di impostazione. Ma in generale, il serbo ha avuto delle amnesie decisamente non da lui che più volte hanno fatto storcere il naso ai tifosi viola.
A questo punto è più che lecito pensare che, se davvero arrivasse un'offerta cospicua, venderlo sarebbe la cosa più giusta tutt'al più in quanto si tratta di un difensore (un po' come successe con Alonso). Inoltre quello che sarebbe almeno in teoria il suo sostituto, Federico Ceccherini, ha fatto vedere sempre buone cose quando è stato chiamato in causa. E allora, se Atletico Madrid, Manchester United o chi per loro dovessero chiamare, perché la Fiorentina non dovrebbe rispondere?