Siamo ancora in tempo a salvare il reparto offensivo? Sette mesi d'attesa ma i segnali di Jovic e Cabral sono autentici
Al netto dei calcoli e dei dati tra il fantasioso e il fuorviante presentati di recente, c'è più di qualcosa in arrivo a livello di messaggio dai pianeti Jovic e Cabral: i due sono stati per mesi un po' l'emblema del 'vorrei ma non posso' viola, dell'inconsistenza e della 'stranezza' attribuita alla Fiorentina. Una squadra contraddittoria, mai uguale a se stessa e imprevedibile in un senso e nell'altro. Il tutto era sempre dipeso dalla giornata di buona vena del centravanti scelto occasionalmente da Italiano, che ha ruotato in lungo e in largo, ottenendo fin qui risultati validi più che altro in Conference. Da Braga in poi invece l'attacco viola ha preso forma: lì una doppietta a testa, poi i gol di Cabral tra Empoli, ritorno con i portoghesi e il Verona, e ieri il grande ingresso con gol decisivo di Jovic.
Ma c'è qualcosa di più dei numeri, spesso interpretabili e aggiustabili per come fa poco (e non a caso forieri anche di conclusioni strampalate e inascoltabili): è proprio l'impatto fisico sul campo, la vivacità e il senso di presenza che stanno offrendo calciatori diversi. Col Milan ad esempio Cabral ha partecipato alla manovra come quasi mai si era visto fare, ha rappresentato un riferimento vero e una sponda efficace dal punto di vista tecnico. Il collega invece si è visto inseguire il classico 'pallone alla bandierina', con un senso di coinvolgimento che non era quasi mai trasparito. Sarà anche un caso che poi sul 2-0 l'ex madridista è esploso in un'esultanza di gioia molto più empatica rispetto a quella quasi sbruffona che era stata messa nel mirino nei mesi scorsi.
Se poi i due riescono a rendersi decisivi anche nella legge della rotazione, subentrando e accendendosi anche in pochi minuti per Italiano e la Fiorentina il gioco sarebbe fatto. Usiamo ancora il condizionale in attesa di ulteriori risposte e conferme nonostante l'autenticità dei segnali emersi in queste settimane. Siamo a marzo e di mesi stagionali ne sono trascorsi sette ma forse per il rush finale c'è ancora spazio per lanciare un'ancora di salvezza ai due centravanti viola.