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Comuzzo Fiorentina
Il difensore Pietro Comuzzo. Foto: Vicario/Fiorentinanews.com

Ai canali ufficiali della FIGC ha parlato il difensore della Fiorentina Pietro Comuzzo, che oggi inizierà la sua prima avventura in Nazionale maggiore con Luciano Spalletti. Queste le sue parole: "È un onore essere chiamati in Nazionale perché quando uno gioca poi dà tutto. Essere qui è un riconoscimento per ciò che sto facendo e una soddisfazione. Il calcio per me è tutto: lavoro, un modo per esprimermi e per essere felice. Colui che mi ha spinto a giocare è stato mio papà che faceva il portiere e mi ha trasmesso la sua passione". 

E sui suoi inizi: "Ho iniziato giocando nel Tricesimo e poi sono passato all'Udinese, dai 6 anni ai 13. Poi sono stato un anno al Pordenone e ormai da sei anni sono a Firenze. Il primo anno alla Fiorentina, nell'Under 15, ero assieme a mio fratello Francesco e averlo lì è stato più facile per potermi integrare, dato che non conoscevo nessuno. L'anno scorso ho perso mia mamma e in quel periodo essere stato a Firenze, lontano da lei, mi ha pesato. La sua perdita mi ha dato una spinta interiore a fare sempre meglio per lei. Certe volte avere persone care vicino a te sembra scontato ma poi da un momento all'altro le perdi. Ha fatto male, certo, ma la bravura della mia famiglia è stata quella di rimanere uniti anche in un momento del genere, in cui ci siamo dati la forza per andare avanti". 

E sul suo debutto con la Fiorentina: “Eravamo verso la fine della partita e stavamo vincendo 2-1. Io ero seduto in panchina, non mi stavo nemmeno riscaldando. Poi ad un certo punto il Mister (Italiano, ndr) mi chiama e mi dice di andare a scaldarmi. È stata una cosa molto veloce, sul momento non ho avuto neanche modo di capire cosa stava accadendo. Me ne sono reso conto soltanto a fine partita sentendo la mia famiglia e i miei amici”. 

E la Nazionale: "É sempre un emozione ricevere la chiamata, poter giocare con questa maglia e cantare l'inno. È un'emozione che non si può raccontare ma solo vivere. Un sogno? Giocare un Mondiale con l'Italia e magari anche vincerlo...a livello di club vorrei vincere la Champions League. Se bisogna sognare è bene farlo puntando più in alto possibile".

Comuzzo: "Lottiamo per vincere tutte le partite. Non sarei ciò che sono senza i miei compagni, vale per tutti. La Nazionale è un sogno che si realizza"
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