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Italiano in crisi? Italiano che rischia? Vedremo. Certo il calcio nel nostro paese è così, si può passare dalle stelle alle stalle in poche settimane. Ma non crediamo che il tecnico possa essere a rischio esonero, anche se le prossime partite della Fiorentina non dovessero andare bene. 

Questo perché ci sono ancora due competizioni importanti da affrontare, perché Commisso è tutto tranne che un mangia allenatori, perché la squadra è con lui, nonostante qualche scricchiolio che, quando i risultati non arrivano è inevitabile. Si arriverebbe comunque alla fine della stagione, a meno di tragici epiloghi, per poi salutarsi. Ma questo epilogo, come vi diciamo da tempo, sta nell’ordine delle cose. 

Presente contro futuro? 

Il calendario è in salita, verissimo, ma questa squadra può ritrovare la forma con giocatori fondamentali come Gonzalez, come Bonaventura, che aiuterebbero non poco ad uscire da questa crisi di risultati e di identità. Italiano e Sarri contro, presente contro futuro? Chissà, il sogno del tecnico toscano è sempre stato quello prima o poi di sedere sulla panchina viola. E questo potrebbe essere il suo ultimo anno in biancoeleste. 

In passato qualche contatto tra la dirigenza viola e Sarri c’è stato, con tanto di incontro che si è chiuso in un nulla di fatto: distanti le idee sulla squadra. Forse anche le idee di calcio. Difficile che oggi qualcosa sia cambiato. Ecco che rimane un'idea stuzzicante ma niente di più. E poi il carattere di Sarri difficilmente si sposerebbe con chi adesso, in Fiorentina, decide. 

Deluse che non vogliono perdere terreno

E allora meglio pensare a Fiorentina-Lazio, una gara tra due deluse che non vogliono perdere il treno per l’Europa. Entrambe con problemi, entrambe con momenti di alti e di bassi, entrambe eterne incompiute. Potrebbe essere una gara già decisiva in questo senso: chi perde, perde tanto, dal punto di vista della classifica ma anche e soprattutto del morale. Il Franchi sarà caldo ma anche pericoloso. La contestazione è cominciata ed è pronta ad esplodere se le cose non dovessero mettersi per il verso giusto. Nel mirino ci sono tutti: proprietà, dirigenza, calciatori, meno l'allenatore. Ma come sempre Firenze nei novanta minuti farà il tifo, sosterrà la squadra. Qui, funziona cosi. 


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