Liverani: "Fiorentina meglio con la difesa a quattro. Adli non è un regista, Kean e Gudmundsson possono segnare 25 gol. Nell'islandese rivedo Mutu ma ancora deve fare tanta strada"
A mischiare le carte prima di Lecce-Fiorentina ci ha pensato Fabio Liverani, il croupier del centrocampo viola tra il 2006 e il 2008 nonché l'uomo che ha permesso al club salentino di ottenere due promozioni di fila dalla C alla A tra il 2018 e il 2019, che ha presentato a La Nazione vari temi della prossima sfida di campionato.
‘Fiorentina cantiere aperto, il Lecce non ha cambiato molto’
Si parte da Luca Gotti e Raffaele Palladino, gli allenatori: «Sono due tecnici a cui va dato tempo, anche se Gotti è sulla panchina dei salentini da più mesi e rispetto alla scorsa stagione non ha cambiato molto. La Fiorentina, invece, per me è ancora un cantiere aperto: ha stravolto tutto rispetto allo scorso anno e dunque è logico che il lavoro del nuovo mister vada aspettato».
Non bisogna dunque farci illudere dal successo sul Milan? «Intendiamoci, la vittoria sui rossoneri ha fatto morale e classifica ma è più che evidente che l'allenatore stia ancora ricercando la fisionomia della sua squadra. L'idea iniziale del 3-4-2-1 è stata per il momento accantonata in favore di un 4-2-3-1 che a me personalmente piace di più. Solo il tempo però dirà se la Fiorentina può fare risultati con continuità con questo modulo».
‘Adli non è un regista, ecco quanti gol possono fare Kean e Gudmundsson’
Però la Viola vista col Diavolo ha riempito gli occhi. «Una vittoria pesante, non scontata, quella col Milan. Uno di quei successi che fanno lavorare bene per tutte e due le settimane di sosta. C'era apprensione nell'ambiente attorno alla squadra, ecco perché i tre punti sono stati a dir poco una boccata d'ossigeno». Adli, quella notte, ha incantato: si rivede in lui? «No, abbiamo caratteristiche diverse. Lui non è un regista come lo ero io. Yacine abbina le due fasi al meglio, è un giocatore di temperamento. E poi fa pure qualche gol...».
Quelli che i tifosi sperano possano fare Kean e Gudmundsson: secondo lei, quanti? «Sparo un numero: 25 in totale, contando sia il campionato che le coppe. Ce la possono fare. Kean a me è sempre piaciuto e penso che a Firenze abbia trovato l'ambiente ideale per esprimersi al meglio con continuità: può essere quel bomber tanto agognato che manca dai tempi di Vlahovic. Gudmundsson è un uomo squadra vero: un professionista di altissimo livello. Mancava alla Fiorentina un giocatore così».
‘Gudmundsson-Mutu? Sì, ma l’islandese ancora deve fare tanta strada'
Col Milan Gudmundsson ha segnato un gol sotto gli occhi del suo ex compagno Mutu… «Io non amo fare paragoni… ma se proprio devo avvicinare l'islandese a un calciatore del passato, be', dico proprio Adrian. E questo sia per la qualità che per la posizione in campo. Con una specifica, però: ne ha di strada da fare Albert per arrivare al Mutu che Firenze si è goduta». Chi deve temere del Lecce la Fiorentina? «Krstovic, un giocatore davvero forte e scaltro. Se i viola, là dietro, abbasseranno l'attenzione anche solo per un attimo potranno essere dolori».