Un favore reciproco molto complicato da rinnovare: la permanenza di Arthur alla Fiorentina è lontanissima. L’unica ipotesi in estate
Con l’avventura in prestito alla Fiorentina, il centrocampista Arthur Melo si è ritrovato dopo anni complicati e di lento declino. Viceversa, la Viola è tornata a scoprire il piacere di avere un regista puro in mezzo al campo. Restano alcuni piccoli problemi fisici, purtroppo sempre più frequenti, ma la stagione è positiva a pochi metri dal traguardo. Con caratteristiche uniche nel reparto e picchi di alto livello nelle prestazioni, è lui a fare spesso la differenza. Anche la quantità di minutaggio è decisamente aumentata rispetto ai 13 minuti con la maglia del Liverpool nella scorsa annata.
Riscatto? Non se ne parla
Insomma, Arthur e la Fiorentina si scambiano un favore reciproco. Molto difficile se non quasi impossibile, tuttavia, ipotizzare la permanenza del brasiliano a Firenze. Il primo inequivocabile indizio arriva direttamente dal suo agente, Federico Pastorello: “A fine stagione rientrerà alla Juventus. Alla Fiorentina sta benissimo, ma il riscatto non verrà esercitato”.
Gli ostacoli economici per la Fiorentina
Il club viola ha già pagato 2 milioni di euro per il prestito oneroso (più altri 2 di bonus), ma ha a disposizione la possibilità di esercitare il diritto di riscatto, pari a 20 milioni. Una cifra alta, ma non l’ostacolo più complicato da superare, perché il problema numero uno si chiama ingaggio. Trattare un eventuale acquisto di Arthur prevederebbe la necessità di adeguare uno stipendio stellare per la Fiorentina: 4,5 milioni di euro di base fissa con possibilità, tramite bonus, di raggiungere addirittura il doppio della cifra. L’ingaggio attuale è coperto per almeno il 60% dalla Juventus.
L’ultima speranza a stagione conclusa
La porta per il riscatto è chiusa, ma resta una piccola fessura di speranza. Riprendendo un altro estratto delle parole del procuratore: “Lui è contentissimo della città e della squadra. Niente riscatto, ma vedremo quando tornerà alla Juventus a giugno. Magari ci sarà una discussione successiva”. Niente, infatti, vieta di cercare un’altra soluzione per riportare il classe ‘96 in viola, come un prolungamento del prestito o un trasferimento a cifre più accessibili. L’unica certezza è che la Fiorentina, se vorrà riprovarci, passerà dalle alternative ignorando il diritto di riscatto istituito dai bianconeri.