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Il primo mese di stagione è andato, con la prima sosta per le nazionali che ha fermato una Fiorentina in ri-crescita. Avete letto bene, non una crescita, ma un ritorno al miglioramento dopo un brutto periodo settembrino. Le sconfitte contro Bologna e Basaksehir sono state il punto più basso di questo inizio, caratterizzate da prestazioni in cui la squadra di Italiano è stata irriconoscibile. Cambiando il centravanti le cose si sono rimesse all’ultima occasione, quella prima di riprendere fiato dopo il primo tour de force iniziato lo scorso 14 agosto.

A causa del Mondiale invernale, la Fiorentina sarà la squadra costretta a giocare più partite ravvicinate in Italia. E una nuova maratona la attende al rientro dalla pausa. L’Atalanta capolista sta già aspettando quella squadra che la passata stagione l’ha sconfitta tutte le volte (Coppa Italia compresa). Subito dopo il match da dentro o fuori di Conference League, in casa degli Hearts che cercheranno di mantenere il secondo posto del girone. Edimburgo-Roma è un attimo perché il lunedì successivo un altro partitone è in programma contro la Lazio di Immobile. Infine -anche se la vera fine sarà solo a metà novembre- il ritorno con gli scozzesi, per trovare la prima vittoria in casa nella nuova Coppa.

Vincenzo Italiano sarà chiamato a un nuovo tour de force che lo metterà a dura prova sotto il profilo della costanza. Già nella scorsa stagione, senza l’Europa, la Fiorentina aveva fatto molta fatica a giocare ogni tre giorni. E questo inizio ha riportato a galla quei problemi che, per continuare la corsa, devono trovare una rapida soluzione. Sotto la lente d’ingrandimento, il tecnico non potrà più sbagliare nella preparazione delle gare, in particolare sulle scelte dal primo minuto e sui cambi. Il rientro in campionato sarà un vero banco di prova per un tecnico che, stagione dopo stagione, si è sempre migliorato, ma al quale adesso gli viene chiesto di stabilizzarsi a (medio)alti livelli.


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