C'è un solo finale logico per questa storia. Tutto il resto è solo accanimento terapeutico
Tre personaggi, tre teste pensanti che probabilmente non vanno tutte verso la stessa direzione. La Fiorentina è così al suo interno con Commisso, Barone e Pradè. Teoricamente le sorti di un allenatore, indipendentemente dal nome, dovrebbe prendere il direttore sportivo e in un certo senso questo è quello che è avvenuto. Senza tornare indietro di qualche settimana o mese, ma restando solo sulla stretta attualità, Pradè ha salutato a modo suo Iachini, mettendo Prandelli praticamente sulla porta del centro sportivo viola. Barone più o meno è sulla stessa linea, ma...
Eh già, lo diciamo da ore, però è veramente così, manca il terzo parere, quello che alla fine è il più importante, ovvero quello di Commisso. E' il più importante perché abbiamo capito che sul tecnico Pradè ha autonomia molto limitata e alla fine la proprietà ci mette sempre la bocca.
Fatta questa fotografia della situazione, ci sia consentita qualche considerazione nostra. Stante tutto quello che è successo dentro e fuori dal campo nell'ultimo mese c'è un solo finale logico per questa storia: l'esonero di Iachini e la partenza con una nuova guida tecnica che riesca a mettere in campo questa squadra, quantomeno in maniera più logica. Tutto il resto, tutto ciò che non è questo, conferma, conferma a tempo ecc... è solo puro accanimento terapeutico. Vedere che c'è un malato ma somministrargli la stessa, inefficace, cura. Con tutto ciò che questo comporta, a cominciare dalle reazioni della piazza che non sarebbero certo positive.
Davvero si vuole tutto questo? Davvero Commisso è disposto a prendersi questo 'rischio'? Qualche ora ancora e lo sapremo.