Braschi glaciale, la prima gioia di Mazzeo e un Keita solido. Ecco chi si è distinto nella vittoria della Fiorentina Primavera
Continua a vincere la Fiorentina Primavera di Daniele Galloppa, vittoriosa anche fra le mura amiche del Viola Park. La Sampdoria, penultima a 16 punti, è stata superata di misura, per 2-1, grazie al rigore di Braschi e alla prima gioia dell'ex Sestese Brando Mazzeo. Non è stato un successo facile per i ragazzi gigliati che però davanti a un pubblico ben assortito hanno strappato altri tre punti. A seguire gli spunti più interessanti che ci ha lasciato il match:
Le giocate salienti del match
Vannucchi: è reattivo, sventa un tiro-cross insidioso dalla destra nei primi minuti di gioco, poi, qualche minuto più tardi. blocca una conclusione strozzata e schiacciata a terra. Al 27' si getta letteralmente addosso ad un avversario lanciato a rete e con tutto il corpo mantiene la porta inviolata. Sfortunato sul rimpallo con il palo che vede il vantaggio dei doriani, complice però anche una deviazione del suo compagno Gudelevicius.
Kouadio: i contrasti, praticamente quasi tutti, sono roba sua; tuttavia, non si esalta quando ha campo e manca l’appoggio per gli attaccanti. Migliorabile, un po' compassato.
Gudelevicius: lancia una bordata dal limite al terzo minuto, traversa sfondata forse anche con la complicità del portiere. Alla mezz’ora ci riprova con un tiro al volo vedendo il portiere fuori dai pali. E' sfortunato, ma decisivo, in occasione del gol degli ospiti.
Baroncelli: solido come al solito, quando prende fiducia avanza di qualche decina di metri per rendersi pericoloso anche davanti, così sfiora il vantaggio deviando una conclusione che sfila a lato di poco. In fase di impostazione “pena poco”, per dirla alla fiorentina: quando c’è da liberare, spazza senza pensarci troppo. Nell'ultimo quart'ora riesce a tenere su la baracca, anche se con qualche affanno, un po' come il resto dei suoi compagni.
Romani: a differenza del compagno di reparto, non si distingue particolarmente, prova tutto sommato concreta. Galloppa lo cambia al 81' per Elia.
Braschi: glaciale dal dischetto, trasforma un penalty “regalato” dalla Samp, ai danni dello stesso. Esce per far spazio al ‘9’ Tarantino al 70, che ha la sua prima chance – e che occasione una decina di minuti dopo – ma spara a lato da pochi passi. Un errore gigantesco per il centravanti di Galloppa, che purtroppo non ha altre palle-gol per rifarsi.
La prima gioia di Mazzeo
Mazzeo: primo gol con la maglia viola, sinistro ravvicinato che non lascia scampo al portiere al termine di un’azione ben orchestrata, con il passaggio decisivo arrivato da un buon Gudelevicius. Galloppa lo toglie per Lamouliatte al minuto 70, comunque una prestazione da ricordare per l'ex attaccante della Sestese.
Scuderi: un motorino sulla fascia mancina, spesso riesce ad arrivare sul fondo ma pecca nell’ultimo passaggio e Bertolini non sempre è riuscito ad aiutarlo. E’ dalla sua parte che, nella ripresa, arrivano tutte le sfuriate pericolose dei doriani.
Keita: non spicca in nessun particolare, ma quando c’è da mettere ordine nel mezzo, Galloppa si affida alla sua intelligenza tattica. Rivedibile in fase di conclusione, spara largo e male un bel pallone nei minuti di recupero.
Ievoli: il numero 10 è sicuramente più fantasioso rispetto all'altra mezzala Keita, tuttavia contro una Samp ben messa in campo non trova il guizzo vincente. I suoi calci da fermo, però, sono sempre ostici per le difese avversarie.
Bertolini: il meno in palla del tridente odierno, gli capita talvolta di non riuscire a sfondare dalla sua fascia sinistra, ma quando lo fa (ad esempio al minuto 67) diventa imprendibile per la retroguardia blucerchiata.