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Togli il pirotecnico 2-3 dell'aprile 2018, e gli scontri diretti tra Fiorentina e Genoa possono generare solo una lunga serie di sbadigli. Che si giocasse a Marassi o al Franchi, l'impressione è sempre stata quella di partite bloccate, spente, o almeno con pochi gol. Emblematico in tal senso lo 0-0 del maggio 2019, punteggio che salvò viola e rossoblù ai danni dell'Empoli.

Un trend da invertire, a partire da sabato. Perché se è vero che contro un Genoa in gran forma (nelle ultime dieci partite ha perso solo con Inter e Roma) un pareggio potrebbe anche non dispiacere, l'atteggiamento dovrà essere ben diverso. Una prestazione anonima dopo l'avvicendamento Prandelli-Iachini che ha scosso l'ambiente viola, decreterebbe una volta per tutte la mancanza di motivazione dei giocatori.

Difficile credere che Iachini lo permetta, sebbene a causa della sosta per le Nazionali abbia potuto lavorare poco con molti dei calciatori che a Marassi scenderanno in campo dal primo minuto. Il risultato, dunque, ma anche e soprattutto l'atteggiamento dovranno essere al primo posto nella lista degli interessi di sabato pomeriggio. Perché un altro 0-0, o peggio ancora una sconfitta, sarebbero devastanti in vista del calendario terribile che aspetta la Fiorentina.


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