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La coppia d'attacco della Fiorentina contro la Roma, composta da Ribery e Callejon non è andata bene. Anzi, siamo sinceri, è stata un autentico fiasco. Addossare le colpe ai giocatori, a due campioni di questo calibro, è però un esercizio pericoloso e anche offensivo nei loro confronti. E' stata l'idea iniziale ad essere sbagliata, a non reggere a quello che abbiamo visto in campo e non c'è stata neanche una pronta reazione per correggerla prima che il naufragio diventasse inevitabile.

Ma la spiegazione di Iachini sul perché si è arrivati a questa scelta è, se possibile, ancora peggiore rispetto al male. "Volevo sfiancare la difesa avversaria con la velocità dei miei due attaccanti". Ribery e Callejon fanno 70 anni tondi, tondi in due. Sono atletici, possono ancora reggere ad alto livello, ma vogliamo davvero credere che potessero "sfiancare" gente come Smalling, Mancini e chi per loro? Pensare una cosa del genere è come voler fare harakiri, come volersi lanciare nel vuoto senza un paracadute, è consegnarsi mani e piedi agli avversari. Magari un'impostazione così la potevi progettare quando avevi in rosa uno come Chiesa, che faceva dell'atletismo e degli strappi in velocità le sue armi migliori, ma così con Callejon e Ribery...

Quando hai avuto le ali non avevi un centravanti. Quando hai avuto il centravanti hai tolto le ali. Una serie di idee insensate che sono costate al buon Beppe (Iachini, sempre lui) anche le prese in giro in diretta televisiva nazionale da parte dei commentatori di Sky. Del resto non ci si poteva tappare gli occhi davanti alla confusione del mister.


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