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La delusione c’è, così come c’è la riproposizione di certi errori e c'è pure la sfortuna. Ma da quale parte pende la bilancia di una Fiorentina che, nel bene e nel male, sembra sempre ripetersi? Capace di rialzarsi da momento difficile, capace di portare a casa partite complicate, capace di gettare al vento vittorie già in tasca (come quella contro la Roma). 

E poi ci sono i rigori che vanno saputi battere. Ma che colpe può avere l’allenatore? In Serie A chi è che non si allena a tirarli? Nessuno. E allora ci può anche stare che quest’anno giri male, che sia più ‘malasuerte’ che altro. 

Chi tocca Italiano ha il prosciutto sugli occhi

Ma non tocchiamo l’allenatore, chi lo fa dopo una partita come quella contro i giallorossi, ha il prosciutto sugli occhi. Italiano ha battuto De Rossi in tutto. Ma ormai si va a mode, a momenti, anche nel calcio. E in questo momento tutto quello che fa l’ex centrocampista giallorosso è da incorniciare a prescindere. 

Rialzare la testa subito

Intanto la Fiorentina è chiamata a rialzare la testa subito. Superando il turno di Conference (a proposito, applausi alla Fiesole per la presa di posizione chiara e coraggiosa in vista della sfida di giovedì) e giocandosela a Bergamo in una sfida che può ancora essere decisiva per rimanere attaccati al treno europeo.     

Ripartendo dalla certezza Belotti (la Fiorentina ha finalmente trovato un buon centravanti, acquistiamolo) e dalla crescita di Sottil che con i problemi fisici di Gonzalez e la modestia di Ikone, serve come il pane in questo finale di stagione. La Fiorentina sembra essere tornata, anche dal punto di vista fisico. Adesso occorre incidere nei particolari, che sono quegli elementi, quei dettagli che decidono le stagioni. 


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