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Questo pomeriggio l'ex allenatore di Empoli e Sampdoria Luigi Cagni, durante un collegamento con Radio Bruno, ha analizzato l'inizio di stagione della Fiorentina di Raffaele Palladino. Questo un estratto delle sue considerazioni:

“Sappiamo tutti che Firenze non è una città grandissima, ma con una tifoseria dalla grande pressione. Quindi è normale che un tecnico giovane come Palladino possa avere qualche problema. E’ chiaro che forse con il tempo i tifosi capiranno che il mestiere dell’allenatore, o dei dirigenti calcistici, è molto complicato: non puoi costruire una buona squadra in poco tempo, è impossibile. Con allenatore nuovo e tanti giocatori nuovi non è mai semplice, e questa è una cosa che è accaduta a molti club di Serie A. Il Milan sta facendo molta fatica quest’anno, ultimamente anche la Juventus non riesce a raccogliere il massimo. Il Napoli forse è una di quelle squadre che soffre meno: la squadra è la stessa delle passate stagioni, l’unico cambio importante è stato quello relativo all’allenatore. Il fatto che la Fiorentina sia riuscita ad arrivare in zona Champions, secondo me, è veramente un miracolo sportivo: e sono convinto che gran parte dei meriti siano della bravura del tecnico che quest’anno ha in panchina”

Ha poi valutato quanto sia utile scegliere se focalizzarsi sul campionato o sulla Conference League: “Se Palladino deciderà di fare una scelta del genere, vuol dire che era il momento giusto per farlo. In questo momento credo che la priorità sia quella di continuare a coltivare i sogni di classifica in campionato, ma allo stesso tempo di usare la Coppa per far girare i giocatori: è molto importante tenere sempre tutti all’opera per quelle che potranno essere le sfide future. La Fiorentina come tante altre squadre è ancora in fase di costruzione, e per questo sono convinto che ancora non sia utile dare la priorità soltanto ad una delle due competizioni”.

Qualche parola in piu per Raffaele Palladino: “Si parla degli innesti che i viola hanno fatto in estate, esaltando le prestazioni che sono stati capaci di fornire in questi primo spezzone di stagione. Quando trovi i giocatori giusti, la squadra cambia eccome. Un esempio? Provate a togliere Lautaro all’Inter, e ditemi se è la stessa squadra che ha dimostrato di essere con l’argentino in campo. Basta togliere un giocatore di questo livello e anche una squadra forte come l’inter va in difficolta. La Fiorentina quest’estate ne ha cambiati molti, con Palladino che ha fatto scelte chiare, che adesso si stanno rivelando giusto. Adli è un giocatore che al Milan non giocava mai, era un giocatore che sembrava finito. A Firenze ha invece dimostrato di essere ancora un giocatore di alto livello, importantissimo per i viola. Anche Cataldi e Bove sono profili importanti: il fatto che non giocassero nelle loro rispettive squadre non vuol dire che a Firenze non posano fare la differenza”.

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