​​

Le partite di calcio, come le canzoni, si legano alla storia di ognuno di noi. Evocano ricordi, che sembrano appartenere al passato remoto, ma poi trovano il modo di tornare al presente, riaffiorando.

Fiorentina-Juventus è una partita che non si scorda mai. Ne è convinto Paolo Marcheschi, responsabile nazionale sport Fdl, che ricorda una data memorabile.

La prima volta da raccattapalle

“Era il 7 aprile 1973 quando, a 11 anni, andai in campo come raccattapalle - racconta Marcheschi - in una sfida che vinsero i viola per 2-1".

Una giornata indimenticabile

Era uno dei bambini della scuola Nagc (Nucleo Addestramento giovani calciatori) e “avemmo l’opportunità di fare una partitella trenta minuti prima dell’inizio del big match davanti ad oltre 50mila spettatori. Una volta terminata la gara, restai a bordocampo come raccattapalle. Il numero dei palloni non era come quello attuale: dovevamo correre a riprenderlo”.

Marcheschi poi aggiunge: “Come calciatore ero nella categoria dei promettenti, un centrocampista alla Dunga (scherza ndr) ma ho smesso per motivi di studio con mio padre che mi ricordava che nella classifica della vita, la scuola era al primo posto. Sarà  il primo Fiorentina-Juventus di Emma, la mia nipotina, nata pochi mesi fa e sarà bello vederla con lei. Lo sport ha un potere unico: unisce le generazioni".

Marcheschi: "Le società italiane investano più sui vivai: servono più giocatori nostrani. Scommesse solo la punta di un sistema inefficiente"
Il senatore di Fratelli d’Italia, Paolo Marcheschi, responsabile dello sport del partito, si è espresso in merito all...

💬 Commenti