Biraghi rivolge il suo saluto alla Fiesole. Foto: Fanfani/Fiorentinanews.com
Biraghi rivolge il suo saluto alla Fiesole. Foto: Fanfani/Fiorentinanews.com

Non le ha certo mandate a dire Cristiano Biraghi ieri, infuriato per il crollo suo e dei compagni nel finale di gara a Lecce. Il capitano viola ha tuonato così a Dazn:

“Le cose che c’erano da dirci ce le siamo dette in spogliatoio. Chi non ha intenzione di metterci la testa, che si levi. Non si può staccare la spina così, prima della fine della partita. Non è possibile che succeda e non lo accetto”.

‘Dobbiamo guardarci in faccia e capire cosa vogliamo fare’

“Se diciamo di voler ambire a determinati obiettivi bisogna essere dentro la partita finché l'arbitro non fischia la fine. Avevamo ribaltato una gara molto complicata e poi al minuto 44 e 44 secondi angolo per noi e poi perdiamo 3-2. C'è da guardarsi bene in faccia e capire cosa vogliamo fare. Non è giusto dire le cose pubblicamente, poi nello spogliatoio viene e verrà fatto con i diretti interessati". 

‘Avevamo già perso così ad Empoli’

”Loro sono partiti per fare il secondo gol a 100 metri dalla nostra porta per cui sono errori anche generali. Al primo anno di Italiano avevamo perso così a Empoli e si poteva concedere, però poi bisogna continuare la crescita senza ripetere gli errori, non è una crescita pulita così".

Mal voluto non è mai troppo
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