Sarà un caso che nell’anno con meno tensioni, stia nascendo la miglior Fiorentina dell’era Commisso? Meno conti, meno soldi e più calcio: questa è la vittoria più bella
Sarà un caso che nell’anno con meno rabbie, con meno tensioni, stia nascendo la miglior Fiorentina dell’era Commisso? Noi crediamo di no. Fin da inizio stagione si respira un’aria diversa con i tifosi, con la stampa, con la politica, non tanto nei contenuti, nelle visioni dei fatti, che possono rimanere diversi, ma nei modi. Lo stesso Rocco, crediamo consigliato in modo sapiente da Pradè e Ferrari, sembra aver capito che il muro contro muro, soprattutto nel calcio, non porta risultati. Anzi. Regala soltanto frizioni, malintesi, caos.
Oggi questa Fiorentina sembra più ordinata, in campo e fuori. Meno chiacchiere, meno confusione, più opere diplomatiche dietro le quinte. Anche con i calciatori l’atteggiamento è cambiato. Può sembrare più distaccato ma non è così. Si cerca di lasciare più tranquilla l’area tecnica e quindi anche i protagonisti.
Nuova era Pradè
La nuova era Pradè, che sta portando ad ottimi risultati, ha scelto una strada diversa per tornare ad abbracciare una città che negli ultimi anni faceva fatica a gioire. Non poteva bastare il Viola Park, non poteva bastare la presenza di Commisso in città, non potevano bastare le possibilità economiche di un proprietario che ad un certo punto si è sentito forse sotto attacco. E invece che gettare acqua sul fuoco, si sceglieva la benzina.
Anche Commisso sembra diverso
Ora come ora lo stesso Rocco sembra diverso. Sicuramente più stanco, ma determinato probabilmente più di prima a cavalcare l’onda. Con Palladino sta nascendo un feeling particolare, come con i nuovi leader di questa squadra: De Gea, Kean, Gudmundsson, su tutti. Senza dimenticare i giovani come Comuzzo che stanno crescendo anche nelle gerarchie dello spogliatoio nonostante la giovane età. Conta il carattere in questi casi, non la data di nascita.
E allora continuare a vincere e a fare risultati, potrebbe servire sì per la classifica, ma anche e soprattutto per alimentare quella fiammella che sembra essersi riaccesa in Commisso. Meno conti, meno discorsi sui soldi, più calcio. Ecco, si sta tornando a parlare di calcio, questa ad oggi la vittoria più bella. Con un gennaio che, in questo senso, potrebbe riservare davvero sorprese importanti.