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La plusvalenza del 2019 della Juventus che concerne Rolando Mandragora non doveva essere contabilizzata, secondo Deloitte. L'attuale giocatore della Fiorentina venne comprato nel 2016 dal Genoa per 6 milioni più 6 di bonus. Il club di Torino lo vendette poi nel 2018 per 20 milioni all'Udinese, ricavando una plusvalenza di 14 milioni nel bilancio del giugno del 2019.

Deloitte osserva che il riacquisto di Mandragora (per 10 milioni più 6 di bonus nel 2021), era probabilmente un passaggio obbligato e non un diritto. Quindi la perdita del bilancio del 2022 doveva essere inferiore di 4 milioni, mentre il patrimonio netto inferiore di 7. Così come la perdita dell'esercizio 2023 - dopo che Mandragora è stato venduto alla Fiorentina - sarebbe stata inferiore di altri 7.

Di seguito, la nota di Deloitte. "Con riferimento a una delle suddette operazioni, per la quale era stata originariamente rilevata una plusvalenza pari a Euro 14 milioni nel bilancio chiuso al 30 giugno 2019 dell’Emittente a seguito della cessione dei diritti alle prestazioni sportive di un tesserato, la documentazione da noi acquisita, inclusiva altresì dell’evidenza del consenso del tesserato al riacquisto dei diritti alle sue prestazioni sportive, configurava a nostro giudizio la sussistenza di diritti e obbligazioni esigibili ai sensi dell’IFRS 15 (c.d. “enforceability”) in presenza dei quali, ai sensi del citato principio contabile, la suddetta plusvalenza non avrebbe dovuto essere contabilizzata. I diritti alle prestazioni sportive di tale tesserato sono stati successivamente riacquistati dall’Emittente e, da ultimo, ceduti a una terza squadra nel mese di luglio 2022. Qualora la Società non avesse rilevato la suddetta cessione di diritti sportivi nel bilancio chiuso al 30 giugno 2019, anche a seguito dei successivi eventi intercorsi connessi al riacquisto del calciatore: i) con riferimento ai dati dell’esercizio precedente presentati ai fini comparativi, la perdita dell’esercizio chiuso al 30 giugno 2022 e il patrimonio netto al 30 giugno 2022 sarebbero risultati inferiori rispettivamente di Euro 4 milioni e di Euro 7 milioni; ii) la perdita dell’esercizio chiuso al 30 giugno 2023 risulterebbe inferiore di Euro 7 milioni, senza effetti sul patrimonio netto al 30 giugno 2023". (Rielaborazione da TuttoMercatoWeb).

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