Quattro sconfitte in cinque partite mettono in bilico Prandelli e la permanenza in A della Fiorentina. La coppia più gettonata per il futuro. E Commisso potrebbe anticipare di qualche giorno il suo ritorno
Altro giro altra sconfitta. Una Fiorentina inerme, che perde ancora negli ultimi minuti di gioco. E adesso la classifica torna a far paura. Tre punti nelle ultime cinque partite, sono un trend che può portare davvero in acque pericolose. Adesso con il Parma sarà scontro salvezza e sarà una partita dove lo stesso Prandelli si giocherà molto. Anche la panchina secondo qualcuno.
Senza Ribery, ancora una volta il migliore. Una sostituzione sbagliata, con un Kokorin in campo assolutamente inutile. Togliere il francese, l’unico in grado di fare una giocata, di tenere palla, è un lusso che questa squadra non può permettersi. E poi tanto nervosismo, con giocatori come Milenkovic, evidentemente distratti dal futuro, Amrabat e Pulgar sempre in affanno. Tanti problemi, da risolvere in fretta. Perché non arriva, adesso, mezzo segnale di ottimismo, anzi. C'è il Cagliari di Semplici che ha ritrovato vittorie ed entusiasmo, il Torino di Nicola sarà pericoloso. La Fiorentina rischia tanto, tantissimo. Quattro sconfitte nelle ultime cinque partite mettono in bilico la panchina di Prandelli, ma soprattutto la permanenza in Serie A della squadra se la musica non cambierà. Salvare il salvabile, salvarsi e basta e poi voltare pagina.
A proposito di futuro: proviamo a scrivere quello che potrebbe nascere. Mirabelli-Inzaghi (Filippo) è la coppia più gettonata. Ma ci sono anche quelle composte da Giuntoli-Sarri, o Giuntoli-Gattuso. E poi sullo sfondo, come allenatore, Italiano. Uno che piace. Con Pradè che al momento rimane in stand by. Due ds sono meglio che uno, per parafrasare una vecchia pubblicità. Potrebbe avere un altro ruolo, il dirigente romano, che rimane molto legato alla famiglia Commisso e a Barone. Stima reciproca, anche e soprattutto umana. Aspetto da non sottovalutare guardando alla Fiorentina che sarà. Ma i risultati di questi ultimi mesi potrebbero essere fatali anche per lui.
A fine marzo, quando la classifica sarà magari più chiara e quando Commisso tornerà in città, tutti questi nodi saranno sciolti. C’è nuovamente bisogno di lui. E di scelte decise, immediate, forti. E, per quel che il calcio permette, definitive. Prima però, appunto, c’è da rimanere in Serie A. E forse, proprio visto il momento delicato, Rocco potrebbe anticipare di qualche giorno il suo rientro in Italia. C’è bisogno di lui, perché le acque sono nuovamente torbide.