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E pensare che una sera di mezza estate stava accadendo l’imponderabile, quando la Fiorentina era alle prese con l’organizzazione del volo che avrebbe dovuto portare a Firenze Lucas Beltran. Come ricorda La Nazione, era tutto pronto, dopo settimane di trattative intense tra viola e River Plate, quando l’inserimento della Roma per poco non cambiò tutto. Ci fu, addirittura, una telefonata tra Paulo Dybala e Beltran, con il romanista che cercò di convincere Lucas ad approdare tra le fila giallorosse. 

Tra i due, tra l'altro, il legame è sempre stato forte, dato che fin dai tempi dell’Instituto Paulo giocava assieme al fratello di Beltran, Federico. I tre avevano vissuto insieme per un periodo, coi genitori Walter e Adriana che avevano accolto Dybala in cerca di un appoggio. Il mito di Lucas, era proprio Paulo dunque, che ammirava per la capacità di venire a prendersi il pallone anche lontano dall’area di rigore. Un numero nove moderno, di gran movimento, e nei primi due gol in maglia viola di Beltran c’è molto di quel concetto. Beltran che inizialmente nella sua carriera era partito da centrocampista, venendo avanzato poi di qualche metro da Pablo Alvarez, anche se è grazie a Marcelo Gallardo, nel River Plate, che si immerge appieno nel ruolo di “ nueve”. Quello stesso "nueve" che adesso Firenze spera di godersi a pieno.


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