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Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, è stato contestato ieri da alcuni tifosi della Fiorentina, durante la partita contro l'Udinese. Ai sostenitori che in Fiesole hanno esposto striscioni contro di lui, il primo cittadino ha risposto stamani: “I tifosi che hanno manifestato il loro dissenso hanno diritto ad avere chiarezza e come stanno le cose. Non siamo stati sufficientemente chiari e netti e da oggi cominciamo. Che si dovessero fare i lavori al Franchi lo sappiamo tutti da più di due anni; abbiamo fatto un concorso internazionale di cui tutti hanno parlato. C'è un progetto che ha vinto e abbiamo portato a casa oltre 200 milioni di euro. Purtroppo una parte di questi soldi sono stati persi dal Governo e ricorreremo al Consiglio di Stato per riottenerli, perché è nostro diritto”.

“La Fiorentina sapeva tutto e nel 2022…”

E poi: “Però ci sono 150 milioni assegnati che abbiamo il dovere di utilizzare, soldi pubblici vincolati e destinati ai lavori dello stadio che nessuno si può permettere di buttare via. Tutti lo sapevano e lo sapeva anche la Fiorentina, tant'è che la stessa Fiorentina, nel 2022, ci ha chiesto di giocare al Franchi in questa stagione e fuori dallo stadio per le successive due annate, perché preferiva questo tipo di soluzione. Poi sono cambiate le preferenze e abbiamo lo stesso supportato la società facendo molti sopralluoghi in diverse aree e abbiamo individuato nel Padovani una delle migliori soluzioni”. 

“Teniamo talmente tanto alla squadra che per il Padovani i soldi ce li mettiamo noi a differenza di Cagliari e Bologna”

Nardella ha precisato: “Noi teniamo così tanto alla squadra, tanto da mettere dieci milioni in questo impianto a differenza di quanto avvenuto a Cagliari e Bologna. Continueremo a lavorare, rispettando tutti, a cominciare dalla famiglia Commisso, ma abbiamo bisogno di parlare chiaramente. Io non lascerò mai un Franchi fatiscente e abbandonato, dopo aver sentito per anni critiche giuste per questo stadio. Incontrerò i tifosi perché credo che il dialogo sia la soluzione migliore, ma saremo molto chiari su tutti i punti”.

In uno degli striscioni, Nardella veniva apostrofato come ‘napoletano’: “Tutti sanno quali sono le mie origini e lo sapevano anche quando mi hanno eletto come sindaco due volte al primo turno. Da napoletano ho dato a Firenze tutto me stesso”.

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