Poco più di un allenamento prima di tornare a fare sul serio. Leskovac e una trasferta che divide la Fiorentina dalle “questioni più rilevanti”
Dopo il terzo ko consecutivo in campionato, la Fiorentina torna in Conference League e lo ancora contro il Cukaricki, cenerentola del gironcino dei Viola. Dopo il 6-0 dell’andata, la banda di Italiano cerca conferme in Serbia. L’incontro si disputerà a Leskovac, piccola cittadina nel cuore dell’ex Jugoslavia, lontano dunque dalla temibile, calcisticamente parlando, Belgrado.
Visto il livello dell’avversario al Franchi, questa gara dovrebbe costituire a malapena poco più di un allenamento per la Fiorentina, che vorrà vincere agilmente per confermarsi in testa al girone. Sperando, nel frattempo, in un altro pari fra Genk e Ferencvaros, Biraghi & Co. non possono mettere da parte le “questioni più rilevanti”. Banalmente, il campionato, dove i tre insuccessi di fila hanno compromesso un inizio di stagione notevole.
Tenere la mente allenata, appunto contro i serbi, è il miglior antidoto per riprendersi dai veleni della Juve (ma anche dalle scorie di Empoli e Lazio) e focalizzarsi, già adesso, per la sfida al Bologna. Un vero e proprio scontro diretto per l’Europa quello che andrà in scena domenica contro Thiago Motta, un tecnico che – inspiegabilmente – fa tanta gola ai tifosi viola. Leskovac diventa dunque l’occasione giusta per ritrovare, come primo punto all’ordine del giorno, la rete, ma specialmente quella vittoria che, escluso proprio il terzo match del gironcino, manca alla Viola addirittura da prima della sosta. Quando i Campioni d’Italia si erano dovuti arrendere ai colpi di Brekalo, Bonaventura e Gonzalez.