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Dell'Olio Fiorentina

Quando tuona vuol piovere, dice il proverbio. E' un fatto che si verifica nella vita di tutti i giorni, ma anche nel calcio.

Dunque, al di là delle smentite doverose da parte della Fiorentina, probabilmente la posizione di Palladino non è più così salda, come invece lo era fino ad un mese fa. Non tanto per la classifica, quanto evidentemente per tutto quello che è successo in questo periodo e per le differenze caratteriali e le divergenze con la dirigenza viola. 

Le esternazioni di Pradè

Fin da subito qualche dichiarazione di Pradè nei suoi confronti ci è sembrata bella forte specie se comparata con quelle che rilasciava in passato. Il ds viola, anche nei momenti più critici ha usato spesso la carota, almeno all’esterno. Questa volta no, e allora davvero qualche domanda è giusto porsela. 

Però, c’è un però. La Fiorentina è sesta in classifica e al di là di qualche santone del giornalismo che immaginava e scriveva di una squadra da Champions, è giusto e corretto dire che ad oggi, questa graduatoria, rimane bella e in linea con le vere aspettative. E che se la Fiorentina riuscisse a conservare questa posizione fino alla fine raggiungerebbe il massimo. 

Ma chi potrebbe prendere il posto di Palladino? 

Però c’è anche l’ultimo mese che ci ha fatto vedere una squadra che sembra essersi sciolta improvvisamente come neve al sole. Nel calcio si può cambiare anche da un momento all’altro e così sta andando. Basta un mese fatto male per stravolgere tutto. Ma eventualmente chi al posto di Palladino? Davvero Tudor? Siamo sicuri che farebbe meglio? Perché noi non lo siamo. E allora se si dovesse cambiare servirebbe una scelta importante. Non dobbiamo dimenticare che l’ombra di De Rossi (che piace tanto a Pradè) ci sarà comunque fino al termine della stagione. Un nome che piace da sempre e che, se dovessimo scommettere un euro, lo giocheremmo sul fatto che, prima o poi, allenerà la Fiorentina

E' bene che si il tecnico si tiri fuori da solo

Ma noi oggi, continuiamo a dire e a sperare, che da questa situazione ne esca fuori Palladino. Perché quello che ha fatto nella prima parte di stagione non può essere frutto del caso o della fortuna. Perché mandare a monte tutto questo? Perché alimentare il conflitto o i dissidi? Perché complicarsi la vita? Se lo si farà, occorrerà essere sicuri, strasicuri, di quello che si sta facendo. Perché ogni posizione in meno del sesto posto sarà vista, giustamente, come qualcosa di negativo. Pensiamoci bene. 

E se anche Pradè si incazza (pubblicamente)... Un segnale che fa drizzare le antenne. Due passaggi degni di nota
Calmo, serafico, misurato, raramente fuori dalle righe. In ogni uscita pubblica, l'attuale direttore sportivo della Fior...

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