Bocci: "Adesso Kean è il centravanti titolare della Nazionale, ha dato risposte a Spalletti. Con l'Atalanta partita da non fallire”

Il giornalista de Il Corriere della Sera Alessandro Bocci, durante un collegamento con Radio Bruno, ha avuto modo di analizzare la situazione di Moise Kean, e. Queste alcune delle sue considerazioni:
“Contro la Germania Moise ha giocato molto bene nonostante non abbia segnato, ha fatto quello che di solito fa alla Fiorentina sbattendosi tanto per i compagni di squadra. Ha risposto alle attese di Spalletti che voleva una squadra di lavoratori, è anche vero che ha avuto un’occasione facilissima: l’ha presa benissimo, probabilmente se l’avesse smorzata il portiere non avrebbe avuto modo di parare il suo tiro”.
“In questo momento Moise Kean è il centravanti della nazionale italiana”
Ha Anche aggiunto: “Se giocherà titolare il ritorno? Credo proprio di si, anche se oggi Spalletti nell’ultimo allenamento ha mischiato un po’ le carte. Credo che la coppia d’attacco cambierà, lui però sarà regolarmente in campo e sarà Raspadori a doversi sedere in panchina: credo che adesso per il ct sia Moise Kean il centravanti titolare della Nazionale. Credo che a Dortmund lui possa fare ancora meglio, la pressione della sfida farà emergere le sue caratteristiche da combattente: avrà modo di far male in ripartenza, può diventare pericolosissimo per i tedeschi”.
“Ecco perchè la partita contro l'Atalanta è spartiacque della stagione viola”
Ha poi parlato della sfida contro l’Atalanta: “Sono d’accordo nel dire che questa partita possa esser considerata un vero e proprio spartiacque della stagione. La Fiorentina si è messa nella condizione di dover inseguire e quindi per farlo deve fare tanti risultati nelle prossime partite. Non ho fatto un conto ma tra 6 squadre in corsa per l’Europa, tolte le prime tre della classifica, tre rischiano di rimaner fuori da tutto. E’ vero che alcune hanno un calendario peggiore del nostro ma se non troviamo quella continuità di risultati che manca è inutile sperarci. Nel mezzo a tutto questo c’è anche la Conference: sono convinto che Palladino di qui alla fine dovrà attingere a tutti i singoli presenti in rosa”.
"Palladino deve far capire alla squadra che adesso tutti sono importanti"
Ha poi concluso: “Secondo me ora è importante che l’allenatore mandi un chiaro messaggio alla squadra: ora c’è bisogno di tutti. Non è piu importante chi parte dall’inizio e chi no, ma forse è piu decisivo chi entra dopo: si ha la possibilità di spaccare la partita, e sono li che cambiano le partite. Chi entra deve entrare con lo spirito giusto. Zaniolo, che secondo me finora non ha fatto bene, non si deve sentire escluso ma lottare per conquistarsi il suo spazio”.