Parola d'ordine "split". Ecco le due mosse che servono per sbloccare definitivamente il rifacimento del Franchi
Un dietrofront sul ricorso al Tar del Lazio e uno spostamento (o split come dicono gli inglesi) dei fondi per coprire interamente i costi del rifacimento del Franchi. Con queste due mosse potrebbe sbloccarsi in via definitiva la vicenda stadio per Firenze.
Avere quei soldi che il governo Draghi aveva promesso e che l'Europa ha poi negato, 'costringendo' poi il governo Meloni ad emettere un decreto per il definanziamento, in via diretta è un qualcosa che rasenta l'impossibile, almeno al momento. E allora c'è bisogno di ingegnarsi e di seguire la strada che anche il ministro dello Sport, Abodi, ha tracciato in queste ore.
Dopo l'asta andata deserta, il nuovo bando per il restyling del Franchi dovrà chiudersi per il 15 novembre. Firenze e Roma hanno questa estate e una parte dell'autunno per trovare un'intesa politica e tecnica che consenta l'arrivo dei 55 milioni (71 con la rivalutazione delle materie prime) che mancano all'appello.