Palladino si gioca il proprio futuro. Adesso è la Conference il primo obiettivo della Fiorentina

L’obiettivo deve diventare la Coppa per la Fiorentina. Perché la strada verso la finale può diventare spianata, perché questa rosa permette a Palladino di giocare su due fronti con i migliori. Ad Atene stasera occorrerà la miglior squadra possibile, i titolari (tranne De Gea), con gli squalificati in campionato che scenderanno sicuramente in campo dal primo minuto.
Ghiotta occasione
Poi c’è il campionato, è vero, la Serie A, con la sfida di Napoli e un calendario in salita. Ma se fino a qualche settimana fa si sognava addirittura un posto in Champions oggi si è tornati con i piedi sulla terra e la Conference è tornata a diventare una ghiotta occasione sia per alzare finalmente un trofeo sia per tornare in Europa League dalla seconda entrata. Insomma, la strada più corta e forse anche più semplice verso l’Europa.
Ma ad Atene appunto occorrerà non sbagliare, per non complicarsi la gara di ritorno e per allontanare quei fantasmi che alla prossima nuova difficoltà rischierebbero subito di riaffacciarsi.
La Fiorentina ha bisogno di loro…
Palladino, che ancora non sembra avere le idee chiare almeno tatticamente e che rimane sul banco degli imputati, si affiderà ai più forti (con la sola eccezione del portiere). Felice di avere nuovamente a disposizione Kean, uno che in questo momento vale mezza squadra. Lui e De Gea, attendendo chi manca ancora all’appello (Gudmundsson, Zaniolo e Fagioli su tutti) nelle prossime partite saranno fondamentali. Il loro rendimento nella prima parte di stagione ha portato i viola lassù. Da qui alla fine serviranno come il pane.
Palladino si gioca tutto
Nell’inferno greco occorrerà orgoglio, grinta ma anche gioco, verticalità, concretezza. Cosa che non si vede da un po’ di tempo. La partita con il Lecce, che occorreva vincere senza se e senza ma, lasciando da parte il lato estetico, non può bastare. Adesso servirà anche altro per raggiungere gli obiettivi prefissati. Due mesi decisivi per l’intera stagione, ogni errore da adesso in poi varrà doppio e non ci saranno più nuove opportunità. Palladino si gioca il proprio futuro.