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Un'analisi interessante quella presentata da Tuttosport che si affida allo studio condotto dall'ingegnere Andrea Donegà e relativo al valore dei club del calcio italiano. Il valore è calcolato in base a un algoritmo, come spiegato dallo stesso ingegnere: "Nell'industria calcio i fattori più importanti sono tre: ricavi, tifosi e risultati. E' un circolo vizioso perché si autoalimentano: se vinci fidelizzi più tifosi e simpatizzanti, in Italia e nel mondo, e attiri più sponsor, più gente allo stadio e così crescono i ricavi. C'è il valore della storia e dei risultati, che hanno fatto conoscere il brand in Italia e nel mondo, e c'è il bacino di utenza, inteso come media spettatori allo stadio, potenzialità economica del territorio e numero di abitanti. Infine ci sono il bilancio della società, i ricavi e gli utili, tutto concorre a creare il valore del brand". Ecco perché, basandosi su questo studio, diventa fondamentale portare avanti un progetto di sviluppo infrastrutturale che corra di pari passo con i risultati del campo.

E quanto vale la Fiorentina? Secondo questo calcolo, aggiornato all'attualità penalizzata dal Covid, quasi 140 milioni di euro (139,9), la settima per valore in Italia (era sesta nel 2015), dopo Juventus, Inter, Milan, Roma, Napoli e Lazio, ferma a 228,2. Subito dietro invece Atalanta (98,6), Torino (86,8) e Sampdoria (65,2).


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