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Sembrava tutto finito per M'Bala Nzola: fino a due settimane fa l'angolano era praticamente un corpo estraneo rispetto al resto del gruppo, fuori rosa e disastroso in lungo e in largo. Poi la redenzione, la reintegrazione e anche la determinazione, quella riscoperta e utile per incidere nella doppia semifinale con il Bruges. Oltre al gol di ieri, arrivato anche con un po' di complicità di Meret: piccoli segnali che non possono riscattare una stagione oggettivamente fallimentare ma che potrebbero riservare un inatteso lieto fine.

Nzola resta pur sempre un attaccante da 7 gol in 45 partite con la Fiorentina, ieri è salito a quota 3 in campionato, comunque molti meno di quanti ne segnava bene o male allo Spezia. Una rondine non fa primavera insomma ma in vista di Atene, dove conterà solo il ‘qui e ora’, il normal moment di Nzola potrebbe essere determinante. Come qualsiasi altra cosa pur di arrivare ad un trofeo.

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