La curva dell'Inter abbandona San Siro dopo la morte del capo ultrà. Ma c'è chi denuncia: "Ci hanno cacciato dal nostro posto a suon di urla e spintoni"
Si chiamava Vittorio Boiocchi, uno degli storici capi ultrà della Curva Nord dell'Inter che nella serata di ieri è stato freddato davanti a casa da un colpo di pistola a poche ore da Inter-Sampdoria. Dopo aver appreso la notizia, i gruppi organizzati del settore hanno prima smesso di sostenere la squadra in segno di lutto e poi hanno lasciato gli spalti all'intervallo.
Un segno di rispetto nei confronti di un esponente della curva che non c'è più. Se non fosse che nelle ore successive al match, sui social sono arrivate diverse testimonianze di tifosi normali che, presenti in curva, sono stati minacciati di lasciare il settore tra urla e spintoni. Senza risparmiare nessuno, donne e bambini compresi. A nemmeno una settimana dai fatti di Firenze, per i quali si è parlato e sparlato in lungo e in largo, un altro brutto episodio macchia gli stadi italiani. Questa volta San Siro.