Jovetic: "Christensen mi ha chiesto della Fiorentina e io gliel'ho consigliata. Ha potenzialità altissime, presto diventerà il titolare della Danimarca"
Stevan Jovetic ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport-Stadio, parlando anche del nuovo portiere della Fiorentina Christensen, con il quale ha giocato due anni insieme all'Herta Berlino: “Sono contento, molto contento per Oliver. E anche per i tifosi viola: arriva un giocatore che ha tutto per farli innamorare. Lo sapevo che sarebbe venuto a Firenze. Mi aveva chiamato qualche giorno fa dicendomi: “C’è qualcosa in ballo con la Fiorentina: cosa mi racconti?”. E io gli ho detto la semplice verità: Firenze è una grande piazza, il club di prestigio, i tifosi sono giustamente esigenti e con un cuore e una passione enormi. Amerà subito Firenze e la Fiorentina".
E ancora: “Prima come uomo, come giovane uomo, che non è componente meno significativa nella valutazione complessiva dell’atleta: ragazzo d’oro, umile, sempre con tanta voglia di imparare. Ha potenzialità altissime, può diventare un elemento di spicco a livello internazionale. E’ già nel giro della Nazionale danese e sono sicuro che presto ne sarà il titolare. È reattivo, esplosivo, forte di testa nel senso che ha carattere e mentalità: non gli piace perdere nemmeno in allenamento e quando prende gol s’arrabbia. Oliver ci sa fare anche con i piedi e non ha paura a prendersi le responsabilità".
E infine: “Lo scorso anno qua è stato un anno difficile, però lui ha fatto sempre bene, ha fatto il suo in tutte le occasioni in cui è stato chiamato in causa. E la stagione precedente, impiegato negli spareggi per non scendere in Bundesliga-2, era stato protagonista di parate strepitose. E non lo dico per il buon rapporto che abbiamo, anzi ottimo. Sono le sue caratteristiche e le sue qualità a parlare per lui. Ora ho un altro motivo per fare il tifo per la Fiorentina”.
Chiosa finale sulla scorsa stagione e le due finali perse: “Davvero un peccato. Vincerne almeno una, tra Coppa Italia e Conference League, sarebbe stato bello e gratificante per società, squadra e tifosi. Ma arrivare in fondo alle due competizioni è stato di per sé un passaggio importante”.