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A volte succede che in pochi mesi, giusto il tempo di una preparazione estiva (tra l'altro iniziata male a causa di un infortunio) ti ritrovi catapultato in un sogno. Tutto questo è successo a Gaetano Castrovilli, rivelazione viola di questo inizio di stagione ma non solo. Su di lui ha messo gli occhi il commissario tecnico della Nazionale Roberto Mancini e siamo pronti a scommettere che, se il ragazzo cresciuto nel settore giovanile del Bari continuerà così, in estate arriveranno tante di quelle offerte da far girare la testa a (quasi) chiunque. Quasi, perchè il direttore sportivo della Fiorentina Daniele Pradè è stato chiaro: "Se avessimo deciso di mettere una clausula rescissoria, l'avremmo messa "formato Barcellona", ovvero sopra i cento milioni di euro". Tradotto, Castrovilli è un patrimonio della Fiorentina e guai a chi lo tocca.

Il numero 8 viola è nato a Canosa di Puglia e cresciuto calcisticamente nel Bari, ma la sua gioventù calcistica ad un tratto a preso contorni decisamente viola. Ad appena diciannove anni (oggi ne ha 22) viene prestato dal Bari alla Fiorentina Primavera per disputare il torneo di Viareggio dove riesce anche a segnare un gol.  Torna alla casa madre e gioca le sue prime partite da professionista per poi tornare in viola a febbraio del 2017, dove torna ad aggregarsi alla Primavera viola. Ed è li che forse Castrovilli, inizia a pensare al suo sogno personale: quello di poter prima o poi calcare il manto erboso del Franchi con la maglia della prima squadra. Ci sono voluti due anni in prestito a Cremona prima di veder sbocciato il sogno di questo ragazzo partito da lontano. "Tengo un sueno", scriveva Castrovilli su Instagram il 7 aprile 2017, guardando il campo che due anni e sei mesi mesi dopo, sarebbe stato suo. E poi quel GC10 impresso sullo zaino: chissà se prima o poi, anche sul numero di maglia ci azzeccherà la foto del destino...




 










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"Tengo un sueno" 💜🕴🏼🙏🏼


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