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"Commisso ha pianto e la Fiorentina è stata aiutata dagli arbitri". E' questo quello che emerge da Sabato scorso scorrendo i social, o leggendo i commenti degli utenti sotto i vari post su Twitter, Instagram o Facebook. E' il pensiero dei tifosi milanisti ma non solo, anche di tutti quelli che con la squadra viola hanno un rapporto, per così dire, tormentato. Il rigore di Cutrone poteva non esserci, mentre invece da regolamento è stato giusto annullare il gol di Ibrahimovic e forse sarebbe stato da togliere anche quello di Rebic. Ma appurato tutto ciò, lascia ancora perplessi il fatto che dopo tutti questi giorni si continui a parlare di una cosa del genere, anche tra opinionisti e firme del settore. Ancora peggiore è il fatto che ci siano davvero persone che pensano, e soprattutto dichiarano, che lo sfogo post Juventus di Commisso sia correlato alla direzione di Calvarese nel match contro il Milan. La verità è che il presidente della Fiorentina ha fatto semplicemente ciò che in passato hanno fatto tanti per non dire tutti, ovvero difendere la propria squadra. Con parole forti, è vero, ma di certo non è il primo della serie. E allora al di là di tutte le possibili opinioni, di certezza ce n'è una sola: finché il modo di pensare sarà questo, difficilmente il nostro calcio potrà migliorare.


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