"I ragazzi sono fiduciosi" e adesso è il momento di dimostrarlo. Dalle parole di Palladino ai fatti del campo, una serata che sa di crocevia

Una partita che vale più dei tre punti in palio, i novanta minuti di stasera potrebbero essere fondamentale per il prosieguo dell’avventura sulla panchina viola di Raffaele Palladino.
Il momento viola
All’andata la Fiorentina, complice anche l’espulsione del leccese Gallo, fu capace di vincere agilmente 6-0. Per la partita di stasera le premesse sembrano molto diverse. Il periodo dei viola è a dir poco negativo, con tre sconfitte nelle ultime tre partite e zero gol segnati negli ultimi 226 minuti giocati, rimanendo a secco anche contro la peggior difesa del campionato (l’Hellas Verona). Il compito di Raffaele Palladino è tutt’altro che semplice, il tecnico campano dovrà trovare la quadra (dimostrando di riuscire ad impostare anche una partita propositiva e all’insegna dell’attacco) facendo sicuramente a meno di Colpani, che all’andata siglò una doppietta, di Gudmunsson, e Kean; senza contare i dubbi legati a Folorunsho e Adli.
Il clima in casa Fiorentina
L’allenatore ha ribadito in conferenza stampa l’unità e la compattezza della squadra, che, nonostante le difficoltà, sta lavorando duramente per superare il momento difficile. Se le parole del mister corrispondono al vero (e non abbiamo ragione per non pensarlo) questa sera Ranieri e compagni dovranno scendere in campo con il coltello fra i denti, non solo per ottenere la vittoria, ma per difendere l’allenatore da un ambiente che lo sta criticando aspramente. I leader del gruppo, sempre difficili da trovare in una squadra che ha vissuto un profondo rinnovamento, devono prendere per mano i compagni e, se necessario, alzare anche la voce trascinando i viola in una partita che, come si suole dire, oltre che vincente deve essere convincente.