Palladino boccia definitivamente la versione da attaccante di Beltran. Tra abbaglio tattico e numeri che non tornano, il Vikingo è comunque favorito su Gudmundsson
E pensare che nell'estate 2023 era arrivato al termine di un duello serrato con la Roma, con l'ambizione di rappresentare una sorta di Julian Alvarez 2.0, attaccante non imponente fisicamente ma comunque prolifico al River Plate. Ma di Alvarez in effetti Lucas Beltran sembra aver poco e lo è sembrato fin dalle prime battute che l'hanno visto faticare enormemente nel sostenere il ruolo da prima punta: qualche mese appena prima che Italiano lo dirottasse alle spalle, o al fianco, di un altro attaccante.
Nzola e Belotti prima, Kean poi: da spalla di quest'ultimo sembrava aver trovato una collocazione ideale, che ieri Palladino ha ribadito essere la ‘sua’: “Beltran non è un attaccante”. L'ammissione ormai poco sorprendente ma paradossale se ripensiamo appunto alle premesse con cui era arrivato. Innegabile però che i numeri per lui non tornino finora ma nonostante ciò, in vista di Monza il favorito è proprio l'argentino rispetto ad un Gudmundsson che è ancora in cerca della forma migliore.