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Non è Natale senza i grandi classici del cinema internazionale alla TV. Quasi sempre li stessi, quasi sempre i soliti, ma immancabili. E così li abbiamo voluti riadattare in chiave viola, analizzando qualche situazione in casa Fiorentina di queste settimane. Partiamo. 

Mamma, ho perso l'aereo

Se nel film originale Kevin McCallister viene dimenticato per sbaglio a casa dai genitori e dai parenti nella fretta di prendere l'aereo per Parigi, Raffaele Palladino nell'ultimo aereo preso di dimenticanze non ne ha avuta alcuna. Semmai ha fatto delle scelte. Chiare e forti. L'ultimo aereo viola ha portato a Guimaraes per chiudere la fase campionato della Conference League e sul mezzo non c'era Cristiano Biraghi. La scelta tecnica sul capitano, seguita poi dalla reazione spropositata del suo agente, in realtà, risaliva alla settimana prima, quando il mister comunicò prima della partita contro il Lask la decisione sul capitano viola, che non è più stato convocato con la Fiorentina. Ormai l'ex capitano fuori rosa e ai margini del progetto. Si chiude così una storia iniziata nel 2017, fatta di alti e bassi. Brava sia la società a non creare un caso diplomatico dopo l'uscita a vuoto del procuratore. Una storia che ci insegna come in casa Fiorentina ci sia voglia di cambiare nel profondo. Servirà un po' di tempo ancora per la rivoluzione iniziata in estate. Nessuno ha perso l'aereo, ma qualcuno ne prenderà presto uno per trovare una nuova sistemazione. Biraghi sarà il primo. 

Una poltrona per due 

Due per un posto. Oppure quattro per due posti. A sinistra Gosens e Parisi, a destra Dodô e Kayode. In quest'ultimo caso, lo si è visto anche contro l'Udinese, per Kayode rubare il posto al concorrente-amico brasiliano è diventato quasi impossibile. Da una parte l'ottimo rendimento del numero 2 viola, dall'altra una mancata continuità che sembra avere fatto peggio che meglio per il classe 2004, ad ora apparso solo un lontano parente di quello visto lo scorso anno. A sinistra, invece, Parisi sembra avere più speranze di rosicchiare minuti a un Gosens comprensibilmente affaticato. Il tedesco è apparso meno lucido nelle ultime uscite e a sinistra si potrebbero aprire spiragli per l'ex Empoli. Da capire se poi a gennaio arriverà qualcun altro da quella parte. Gosens, tra le altre cose, potrebbe essere anche una soluzione per rimpiazzare l'assente Bove, anche se Sottil al momento sembra essere in palla. Da capire come e quanto ci metterà l'ex Atalanta e Inter a recuperare al 100%. Le partite ogni sette giorni circa, senza Conference fino a marzo, potrebbero agevolare il tutto. 

Il Grinch

Il griddy Grinch viola è Moise Kean, che sta vivendo un periodo così e così a Firenze dopo un exploit pazzesco che ha fatto volare la Fiorentina ai vertici della classifica. Contro l'Udinese un rigore messo a segno che gli ha permesso di raggiungere la doppia cifra per la prima volta in carriera in Serie A. Siamo solo a dicembre e se pensiamo allo 0 fatto registrare alla voce GOL lo scorso anno, beh… Non c'è da accontentarsi però, perché al calo del suo bomber, è calata anche la Fiorentina. Non sono state certo un paio di giornate così e così dell'attaccante viola a far arrivare il primo momento di difficoltà per la squadra di Palladino, ma il diktat per lui dopo 17 giornate di campionato è chiaro: Moise, ci accontentiamo anche di gol semplici. In queste settimane il numero 20 viola ci ha abituato a gol bellissimi, cavalcate da attaccante completo e numeri di rara fattura. Ma anche qualche gol mangiato di troppo. E quella smorfia un po' Grinch un po' griddy durante il balletto che ormai i tifosi conoscono bene serve vederla il più possibile. Prossima tappa Torino. Dopo il Natale. Roba da cuori forti, ma non ditelo a Kean. Nessuna rivincita, solo la voglia di convincere ancora e ballare. Perché alla fine anche nel finale del famoso film al Grinch piace il Natale.  

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E anche quest'anno è arrivato il Natale. Saranno questi i giorni di festa per eccellenza per tutti, ma non troppo ...

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