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L'intenzione non è quella di mettere in atto una crociata personale contro Raffaele Palladino, le critiche a prescindere sono da considerarsi vuote, per niente utili e fuori luogo. In un momento del genere, poi, smorzare i toni ed evitare di dare lezioni agli addetti ai lavori, come è appunto un allenatore di Serie A, è assolutamente auspicabile perché è molto probabile che lui ne sappia di calcio più di chi scrive. Detto questo, però, è necessario fare alcune riflessioni che sembrano oggettive sull’operato di Palladino nella gara di ieri sera.

Gli errori dell’allenatore della Fiorentina, punto per punto

Se si ha la grande fortuna di poter schierare il portiere più forte della Conference League e lo si tiene in panchina, purtroppo ci sta di fare brutte figure. Per Terracciano umanamente dispiace molto, ma vale tre categorie di meno rispetto a De Gea. Se lo si vuole far sentire parte del progetto viola, non lo si può tenere tre mesi fermo, ma è opportuno fargli giocare qualche partita di campionato non da dentro o fuori.

Zaniolo squalificato in campionato non gioca neanche un minuto, mentre se ne concedono oltre 20 a Gudmundsson che è totalmente fuori condizione. D'accordo che l'islandese per tornare in forma ha bisogno di giocare, ma deve farlo in una partita sporca (l’ha definita l'allenatore viola così!), quasi da dentro o fuori? L'ex Genoa non ha toccato palla, ma non nel senso che ha giocato male. In 20 minuti abbondanti col recupero è entrato in possesso della sfera una sola volta, la frase è quindi da intendersi quasi in senso letterale.

Per non parlare della sostituzione di Fagioli, forse il migliore del primo tempo. Sicuramente non avrà i 90 minuti nelle gambe e va gestito… ma lo si sostituisce con Parisi? Bene! Quindi si cambia modulo? No…! Palladino ha inserito l’ex Empoli e gli ha detto di ricoprire lo stesso ruolo (fino al fischio finale) di Fagioli nello scacchiere gigliato: la mezzala.

La Fiorentina nei secondi tempi crolla nel 90% delle partite. L’allenatore sta mettendo in pratica un’analisi dettagliata del perché succede e dei correttivi da mettere in campo perché la medesima situazione smetta di ripetersi con una continuità disarmante?

La Fiorentina la può ribaltare al ritorno?

La risposta alla domanda è certamente sì, ma chi si occupa della gestione della squadra deve fare in modo che gli errori smettano di ripetersi, perché errare è umano, perseverare è diabolico. La Fiorentina è più forte dei greci del Panathinaikos, ma deve essere messa nelle condizioni migliori per poterlo dimostrare.

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