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Questo pomeriggio il giornalista del Corriere della Sera Alessandro Bocci, durante un collegamento con Radio Bruno, ha avuto modo di analizzare alcuni temi di casa viola. Questo un estratto delle sue dichiarazioni: 

"Dopo la sconfitta di Como non voglio piu sentir parlare di Champions League. La squadra mi deve dare delle risposte che ancora non vedo, quando me le daranno forse torneremo a parlarne. Se guardo le ultime 10 partite la Fiorentina adesso sarebbe quattordicesima in classifica, e ci ritroveremmo a lottare per la salvezza. Se poi consideriamo i risultati delle italiane negli ultimi due giorni di Champions League, che di fatto hanno quasi azzerato le possibilità per la Serie A di avere cinque squadre, adesso il discorso qualificazione è ancora piu complicato”.

"Palladino ha la squadra migliore dello scorso anno, deve dimostrare qualcosa in piu"

Qualche parola anche su Palladino: “Mi aspetto un cambio di passo immediato, mi aspetto che la Fiorentina trovi un’identità il prima possibile. Non mi spiego come sia possibile una partita come quella di Como dopo quella di Monza: una brutta partita a stagione può anche succedere, due diventa un problema. E’ intollerabile, in un momento cosi della stagione, fare una prestazione del genere: non credo sia accettabile fare risultati come quelli di domenica. La squadra è migliore dell’anno scorso, per ora abbiamo piu punti rispetto al passato, ma i conti si fanno alla fine. L’unica giustificazione che ha il mister è che non ha mai avuto il secondo giocatore piu importante della rosa per larghi tratti della stagione, e mi riferisco a Gudmundsson, e che sicuramente i giocatori arrivati a gennaio avranno bisogno di un po’ di tempo per andare al massimo. Anche se questo discorso vuol dire poco: Fabregas al Como ha vissuto una situazione simile, ma adesso la squadra va a mille. Adesso è sotto esame: c’è bisogno di dimostrare e non di parlare”.

“La Fiorentina di Prandelli vinceva contro tutte le piccole, riuscendo a qualificarsi piu volte alla Champions”

Ha poi concluso con un paragone con la Fiorentina di Prandelli. “Quella Fiorentina vinceva tutte le partite contro le piccole, non riuscendo pero a fare risultato con le big. Se da un punto di vista emozionale poteva essere angosciante come cosa, perchè non si riusciva a fare quello step in piu, dall’altra parte quella squadra riesci a qualificarsi una volta in Coppa Uefa e due in Champions League. Ma quello che mi preoccupa è il gioco, e con il Como si è visto: se non hai Kean, e al suo posto c’è Zaniolo, che senso ha fare i lanci lunghi sula punta?”.

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