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Sándor Zwack, 49 anni, ungherese, è presidente del consiglio d'amministrazione dello Zwack Unicum Nyrt, il gruppo che produce il famoso amaro, esportato in tutto il mondo. Ma è anche un grande tifoso della Fiorentina, una passione, quella viola che gli ha trasmesso suo padre Peter, che si è trasferito a Firenze negli anni Sessanta. 

Proprio Peter Zwack ha finanziato in passato la società gigliata, anche se non ha mai voluto prendersi responsabilità dirigenziali o addirittura assumere la proprietà: “Dopo che nel 2002 la società fallì a causa della gestione irresponsabile del proprietario Vittorio Cecchi Gori - racconta Sandor Zwack a Nemzeti Sport - la squadra dovette ricominciare dalla Serie C2, cioè dalla quarta divisione, Diego Della Valle, divenuto proprietario della squadra, cercò degli sponsor che potessero aiutare la Fiorentina a risollevarsi. Mio padre entrò in questo circolo e si sedette accanto al palco presidenziale come principale sostenitore, mantenne un buon rapporto con il presidente, ma non prese mai posizione lui stesso”.

Dal passato all'attualità, Zwack disegna così l'attuale Fiorentina: “Il club è in una situazione interessante. Il proprietario americano di origini italiane, Rocco Commisso, ha un patrimonio stimato in otto miliardi di dollari, è attento al fair play finanziario, e il club cerca di bilanciare spese e entrate con una gestione razionale. Pertanto, secondo il modello Atalanta, l'accento è posto sull'acquisizione e sull'integrazione di giovani di talento, che si mescolano nella squadra con giocatori più esperti. Il tecnico Vincenzo Italiano prende molto sul serio la European Conference League e la sfida contro il Ferencváros. C'è voglia di rivalsa dopo la sconfitta della Fiorentina contro il West Ham United, che ha giocato l'anti-calcio nella finale della competizione che si è tenuta la scorsa primavera”.


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