Gattuso sì, Gattuso no: la grandezza del personaggio ma la pochezza dell'ultimo Milan
Uno dei nomi che più viene accostato alla nuova Fiorentina di Commisso è quello di Rino Gattuso: suona bene, l'accoppiata calabrese patron-allenatore e dopo l'addio al Milan, l'ex centrocampista sarebbe libero e probabilmente anche disposto ad accettare la scommessa. Che tecnico è però l'uomo da Corigliano Calabro? Come militanza molto simile alla sua carriera da calciatore, come palmares c'è ancora molto da recuperare. Le sue avventure principali sono state infatti quelle di Pisa e soprattutto Milan: due squadre orientate più all'equilibrio (clamoroso il suo Pisa, ultimo in B nel caos societario, col peggior attacco e la seconda difesa) che allo spettacolo. E dire che in rossonero di calciatori validi ce n'erano, magari un po' sottotono a rotazione: da Suso a Calhanoglu, passando per Biglia, Kessie e i due bomber, prima Higuain e poi Piatek. Il Milan è arrivato quinto alla fine, a un punto dalla Champions, quasi mai entusiasmando per il gioco ma strappando spesso risultati coi denti e le unghie. Non sarebbe, almeno sulla carta, quello di Gattuso uno sbarco alla Montella (che comunque ad oggi è ancora l'allenatore viola): se pur il personaggio quindi sia di spessore assoluto, per lo champagne occorrerebbe bussare altrove.