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Forse con qualche anno di ritardo, ma eccolo qua, il Gallo Belotti arrivato a Firenze per risollevare le sorti dell'attacco della Fiorentina. Un colpo decisamente da 9(0) - novanta, ma da numeri nove - per una formazione che ha nel centravanti la sua principale lacuna. Adesso, però, Italiano può contare su di un bomber che in Serie A ha messo a segno più di cento reti. Un campione d'Europa, che ha scritto anche pagine di storia con la maglia del Torino.

Formula che non convince… ma tempo al tempo

L'unica nota negativa dell'affare Belotti (oltre al mancato sbolognamento di Ikoné…) si rintraccia nella formula. Un prestito SECCO, che non lascia dunque nessuna possibilità di proseguire insieme al termine di questa stagione. Ergo, se il Gallo ripetesse anche solo in parte le sue performance in maglia granata, sarebbe solo ed esclusivamente la Roma a guadagnarci (alla fine). Ad ogni modo, ci sarà tempo di pensare all'avvenire, intanto concentriamoci sul presente. 

L'arduo compito del Gallo, risollevare un attacco depresso

Adesso Beltran e Nzola (sempre che quest'ultimo rimanga a Firenze), hanno un compagno di reparto che ha costruito la sua intera carriera sui gol di rapina, calci di rigore, colpi di testa e tap-in vincenti. Il Gallo può davvero adempiere al compito di mamma-chioccia per il giovane nove argentino ma pure per l'insicuro angolano, che deve ancora ritrovare la forma di La Spezia. Un attacco che per i primi sei mesi è risultato più depresso che entusiasmante, reo di non aver mai preso sulle spalle l'ottimo gioco della squadra di Italiano. Riuscirà invece Belotti nell'impresa? Anche solo per la sua esperienza, c'è da stare - un pochino - più sereni. Canta-Gallo!

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