Ritorni: “Kayode ha avuto il magone a lasciare Firenze, su di lui c’era anche la Roma ma la Premier League è l’ideale. Al Brentford per crescere e raggiungere il traguardo della Nazionale”
![](https://slyvi-tstorage.fra1.cdn.digitaloceanspaces.com/l55653056712_tml1252706465537_433256158421_173823422938111.jpg)
A Sportitalia lo scout Andrea Ritorni ha parlato di Michael Kayode, terzino della Fiorentina in prestito al Brentford. Ritorni da sempre segue Kayode nel suo percorso e da giugno 2021 è Chief Scouting per la VigoGlobalSport Service di Claudio Vigorelli, agenzia che ha in procura il ragazzo.
‘Premier League perfetta per lui, ora deve migliorarsi sul piano tecnico’
“Sento Kayode quotidianamente, è molto, molto contento. Dopo aver ringraziato la Fiorentina è andato in un’altra gran bella società, con un centro sportivo meraviglioso ed uno stadio unico. Ha debuttato contro il Tottenham e sabato affronta il West Ham. Thomas Frank è felice di poterlo allenare, ora Mike ha da rimboccarsi le maniche, ma è pronto, è un lavoratore e non ha paura di niente. Da un lato è un traguardo, se si pensa che nel 2021 era al Gozzano, dall’altro un punto di partenza. Per un giocatore con la sua struttura fisica, il suo motore, la sua voglia di lavorare, penso che la Premier sia l’ideale. C’è un calcio molto fisico lì. Il Brentford era la sua prima scelta: non era andata in porto in estate, in inverno sì. Ovviamente deve lavorare, pulirsi un po’ dal punto di vista tecnico, migliorare. Ma ha 20 anni e 15 anni di carriera davanti. In casa parlano sempre inglese in una famiglia meravigliosa fra il padre, Antony, la madre Victoria ed il fratello Davide, questo aiuta”.
‘La Nazionale è un obiettivo, su un ritorno in Serie A dico che…’
“Il gol in finale all'Europeo Under 19 il momento più bello? Assolutamente, un gol bellissimo. E’ partito da lì e non si è mai fermato. E’ andato direttamente in ritiro al Viola Park, ha giocato un anno intero senza mai riposare, ma per arrivare ai grandi palcoscenici serviva lavorare. Ora deve pensare a fare bene al Brentford, migliorando a certe carenze, per poi puntare sempre in alto. Come alla Nazionale, che è un traguardo per chiunque si proietti a fare il calciatore a certi livelli. Ha tutte le carte in regola per giocarsi le sue chance, lavorando. Ritorno in Serie A da protagonista? Penso sia prematuro fare questo tipo di discorso, è arrivato in Inghilterra, dove è contento e sta bene. Non voglio essere ipocrita e parlare di quello che sarà, non avendo la sfera magica. E’ felice di indossare questa maglia vivendo una cultura di calcio completamente diversa dalla nostra, sia dentro che fuori dallo stadio”.
“Gli è venuto il magone a lasciare Firenze, la Fiorentina è la squadra che lo ha lanciato nel grande calcio. Quando era al Gozzano c’era anche il Parma che lo seguiva, ma avevo fatto tutto con la Fiorentina ed avevo rispettato la stretta di mano data a Valentino Angeloni, è stato lui a volerlo in viola. Per cui sì, Firenze è e rimarrà nel suo cuore. Su di lui c'era anche la Roma: ai giallorossi piaceva come giocatore, poi non si è andati avanti”.