Carenza di centrali in rosa? Non un grosso problema per ‘Cuor di Leone’ Italiano: ecco la novità difensiva che sta salvando la Fiorentina
C’era una volta in cui la Fiorentina di Vincenzo Italiano solita a depauperare i tre punti nel finale da situazioni di vantaggio. Spesso succedeva in trasferta, ricordiamo bene al primo anno a Empoli, la sconfitta per 2-1 a Reggio Emilia col gol di Defrel allo scadere o altre situazioni in cui la squadra si era scoperta nel finale per vincere... ed invece aveva sortito l’effetto opposto.
Ma quest’anno NO. Italiano, come tutti i giovani allenatori in gamba, sta capendo dai suoi errori e ha scovato un modo per evitare simili figuracce. Visto per la prima volta negli ultimi scampoli del match vinto a Udine, il modulo 3-5-2 è la nuova proposta difensiva (!) di uno dei tecnici più sbarazzini di tutto il campionato. ‘Cuor di Leone’ Italiano ha compreso che è inutile andare all’arrembaggio fino all’ultimo secondo di partita. Più saggio è, invece, saper attendere, chiudersi bene dietro per poi, eventualmente, colpire in ripartenza. Come esemplifica alla perfezione il 3-1 di Nico a Napoli.
Con l’esordio assoluto anche per Comuzzo che, complice l’infortunio di Mina, potrebbe trovare maggior minutaggio e lo slittamento di Ranieri sulla fascia, come quinto di centrocampo (ruolo che aveva già ricoperto a Salerno). Sull’altra corsia, il volante Parisi, che riesce dopo pochissimi minuti a servire l’assist per sigillare il risultato. Anziché buttarsi tutti in avanti, stile pallanuoto, questa nuova tattica permette maggior solidità (e pure serenità) ad una retroguardia tutt’altro che irreprensibile.
La carenza di centrali in rosa certo potrebbe presto costituire un problema, ma il passaggio al 3-5-2 va anche considerato come esclusivamente momentaneo. Da utilizzare soltanto –nemmeno a gara in corso – negli ultimissimi minuti di partita per mantenere il risultato.
Spesso si è detto che Italiano non era abbastanza coraggioso, che non sapeva cambiare in corsa e che il suo modo di difendere faceva acqua da tutte le parti. Ecco, questo istrionico cambio di modulo potrebbe davvero costituire una svolta per un allenatore che vuole dimostrare a tutti che il “difendere bene, attaccare benissimo” sta diventando un retaggio del passato.