Fiorentina: Quando il gruppo fa la differenza in Serie A, Coppa Italia e Conference League
Conclusosi con il risultato di 3-1, il posticipo Milan-Verona dello scorso 4 giugno ha chiuso ufficialmente la 121esima edizione della massima competizione calcistica italiana. Per i tifosi e gli appassionati di scommesse Serie A, quello di quest’anno è stato un campionato ricco di sorprese, a partire dal dominio incontrastato del Napoli, che con novanta punti all’attivo è riuscito a conquistare il suo terzo Scudetto dopo trentatré anni dall’ultimo.
Oltre alla squadra di Spalletti, non si può poi fare a meno di citare il Monza che, da neopromossa, ha mostrato di avere un ottimo potenziale chiudendo la stagione in undicesima posizione con 52 punti. Inoltre, le italiane si sono distinte anche in Europa, con la Roma di Mourinho e l’Inter di Inzaghi capaci di giungere rispettivamente in finale di Europa e di Champions League, seppur uscendone sconfitte.
In questo articolo, si parlerà di un’altra società che, pur non avendo aggiunto trofei al suo palmarès, ha comunque convinto critici e tifosi: la Fiorentina. Nello specifico, più che porre l’attenzione sulle strategie e le tattiche messe in atto da Italiano, si parlerà della sua capacità di creare un ambiente armonioso in cui lavorare.
La stagione 2022/2023 della Fiorentina in numeri
Con 15 vittorie, 11 pareggi e 12 sconfitte, “la Viola” ha raggiunto l’ottava posizione con 56 punti all’attivo. Diversamente dall’anno anteriore in cui i 62 punti totali collezionati le erano valsi la qualificazione alla Conference League, questo piazzamento non le è bastato per prendere parte ad alcuna competizione europea nella prossima stagione.
Ciò nonostante, la Fiorentina ha disputato la finale di Coppa Italia contro l’Inter – persa per 2-1 sul campo dell’Olimpico di Roma – e quella di Conference League contro il West Ham. Seppur quest’ultima prestazione sia stata convincente, non è stata sufficiente per imporsi sugli inglesi, che hanno avuto la meglio sempre per 2-1.
Stagione 2022/23 – ecco i segreti della Fiorentina
Giocare divertendosi
Italiano è l’allenatore della Fiorentina dall’1 luglio 2021, momento in cui ha firmato un biennale con il quale ha sostituito Giuseppe Iachini. Lo scorso giugno, il presidente Commisso ha poi proposto al mister originario di Karlsruhe un rinnovo fino al 2024 che prevede un eventuale prolungamento di un anno.
Questo dettaglio non serve solo a evidenziare la fiducia della dirigenza per il tedesco, ma anche il fatto che il “progetto Italiano” ha cominciato a prendere forma prima della stagione positiva appena conclusa. Lo ha dimostrato Cristiano Biraghi che, in un’intervista rilasciata a febbraio 2022 ha dichiarato che alla base dei risultati dei viola ci sarebbe proprio l’approccio del tecnico, desideroso di vedere i suoi allenarsi prima di tutto all’insegna del divertimento e dell’entusiasmo.
Clima disteso nello spogliatoio
A Firenze, si respira un’aria tranquilla non solo dentro ma anche fuori dal campo. Questo fatto è testimoniato da Gollini, l’estremo difensore che, a dieci anni di distanza dalla sua esperienza con le giovanili gigliate, ha trascorso un breve periodo alla corte di Italiano dal luglio del 2022 al gennaio del 2023.
Durante il suo ritiro pre-stagionale con i toscani il bolognese ha voluto sottolineare l’atmosfera di serenità che si respirava negli spogliatoi. In particolare, ha particolarmente apprezzato la possibilità concessa dall’allenatore a lui e ai suoi compagni di rilassarsi per qualche minuto ascoltando la loro musica preferita prima di entrare in campo.
Mentalità vincente
Con la sfida di campionato conclusasi per 1-1 contro l’Atalanta ha avuto fine una striscia positiva di risultati lunga quattordici partite. Iniziato dopo la sconfitta per 1-0 subita contro la Juventus il 12 febbraio scorso e interrottosi in Conference League il 20 aprile nella sfida contro il Lech Poznan, questo periodo è una conferma del fatto che la squadra è stata capace di assorbire la mentalità e i valori trasmessigli dal suo tecnico.
È lo stesso Italiano ad aver espresso in quell’occasione la sua soddisfazione per le prestazioni e l’atteggiamento dei suoi ragazzi dopo il pareggio casalingo del 17 aprile con l’Atalanta. La capacità di recuperare lo svantaggio di una rete nella ripresa, secondo lui, è stata una grande prova di forza soprattutto dopo che gli impegni delle ultime settimane non avevano permesso ai suoi giocatori di recuperare in maniera adeguata.
Il lavoro di squadra
La Fiorentina è riuscita a farsi valere in Serie A, in Coppa Italia e in Conference League anche grazie alle giuste rotazioni. Infatti, sebbene ci siano giocatori che hanno accumulato un minutaggio superiore rispetto ad altri, praticamente tutti i tesserati hanno avuto la possibilità di fare la loro parte nel corso della stagione.
A questo proposito, basta citare l’esempio di Duncan nella gara di ritorno vinta 5-0 al Franchi contro la Sampdoria. Anche se il centrocampista di origini ghanesi non entrava in campo da due mesi e mezzo, in quell’occasione si è fatto notare mettendo a segno una rete e con una prestazione in generale notevole.
Il successo della Fiorentina, in breve
Come anticipato, quest’anno la Fiorentina ha dimostrato il suo valore non solo in Italia ma anche in Europa. Gran parte del merito per questi risultati va attribuito sia alla dirigenza viola che a Italiano, che veste i panni di allenatore dall’estate 2021.
Quali sono però i principali segreti di tutto questo successo? In apparenza, non si tratterebbe solo delle capacità tecniche dei singoli giocatori e delle strategie adottate, ma anche e soprattutto del clima rilassato che si respira e dell’abilità di Italiano di fare gruppo e di farsi portavoce di una mentalità vincente.