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"Io combatto la tua idea, che è diversa dalla mia, ma sono pronto a battermi fino al prezzo della mia vita perché tu, la tua idea, possa esprimerla liberamente" avrebbe detto Voltaire. "Le battaglie si fanno rispettando le regole" ha detto ieri il Sindaco Metropolitano Dario Nardella.

In tutta la vicenda legata al Viola Park, al ricorso di Italia Nostra e agli strascichi, anche un po' offensivi, queste due citazioni riassumono bene il quadro. Il ricorso piovuto dai tavoli romani ha scosso tutti: dalla stampa, alla politica, ai tifosi fino alla Fiorentina stessa. Quell'incredulità che traspare dalla nota di ieri pomeriggio è una sensazione che in tanti hanno provato. Figuriamoci chi ha speso tempo, soldi e ci ha lavorato per mesi.

Il ricorso di Italia Nostra non deve sorprendere o lanciare il "ma chi sono?". Sono conosciuti, da qualcuno anche troppo bene. E nel caso specifico del Viola Park, chi ha pensato di fare questo ricorso forse neanche conosce i benefici che porta insiti in se un Centro Sportivo come quello voluto da Rocco Commisso.

Dalle stanze dei bottoni romane si è materializzato un ricorso volto a rallentare la costruzione del più grande centro d'Italia. E poco c'entra lo stimato Professore, passato dall'ateneo fiorentino, Leonardo Rombai che nelle ultime ore è diventato il bersaglio da impallinare tra offese di vario genere e alcune goliardate, social.

Le sue dichiarazioni dei giorni scorsi hanno fatto ben capire che, il Prof.Rombai, è un po' come il Rovai di Pieraccioni in "Ti amo in tutte le lingue del mondo", costretto a star attento sennò viene spedito a Borgo a Buggiano. Deve difendere delle posizioni, ovvero quelle del "Nazionale". Scelta da rispettare, di cuore e di rispetto verso una associazione che non si può dire che non si sia impegnata negli ultimi anni.

Se ne ricorderanno bene le categorie fiorentine legate all'edilizia, costrette a non costruire per più di un anno. E se ne ricorderanno bene il Sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini e il Presidente Rocco Commisso. Nel pieno stile americano, questo ricorso potrebbe essere un NIMBY. Not in my back yard, non nel mio cortile sul retro. Peccato che l'area sul quale sorgerà il Viola Park non è il cortile di nessuno o meglio, diventerà un riferimento per tutti.

Ma fermiamoci a pensare.  Per una volta, a differenza del solito stile italico, la politica tutta sia era compattata. Persino quella sportiva, in tutte le sue forme e le sue sigle. Un concerto suonato ed eseguito alla perfezione con direttore d'orchestra il Sindaco Francesco Casini.

Persino la tanto attaccata Sovrintendenza si era schierata a favore di un'opera innovativa, con campi di ultima generazione, verde e tanti posti di lavoro. Un grande progetto, ma di un privato. La grande differenza sta lì.

Quindi, il Sindaco Casini può essere capito quando ha definito i ricorsisti "braccio armato". Nell'Italia del 2021, creare opere è qualcosa di difficile, in tempi bravi quasi impossibile. Ma come diceva Nanni Moretti, "le parole sono importanti". Anche se i trascorsi non sono certo felici.

Se il ricorso dovesse, per puro caso, essere accolto si creerebbe un pericoloso precedente che costringerebbe molti a cospargersi il capo di cenere. Dall'altra, se dovesse essere respinto, Italia Nostra perderebbe ogni qualsiasi tipo di credibilità in quanto ha attaccato tutti, ma tutti tutti.

Il fatto che sia tutto Romaguidato, delegittima le sezioni locali che sono state i primi obiettivi dei tifosi della Fiorentina. Perchè l'operato appare incomprensibile, specie agli occhi di un tifoso.

A Bagno a Ripoli si era riusciti nel fast fast (senza un fast). E, questo, aveva fatto sperare tutti. O quasi. Le parole a caldo, spesso e volentieri, sono pungenti come spine. Come il fatto che, grazie al progetto del Viola Park, si era riqualificato un'area degradata e con gli "squatters". Oggi, intanto, si registra la serie infinita di comunicati pro-ricorso. Ma tra corsi e ricorsi, c'è un sogno: il nostro.

Perchè, con buona pace dei cachemire vestiti col Rolex e dei loro pranzi silenti, un giorno il Viola Park  sarà luogo di calcio ma anche di festa, e il sabato si sentiranno le urla felici di atlete e atleti che giocano a pallone.

 

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