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La Fiorentina sembra arrivata a un punto di non ritorno. Eppure, il nuovo ciclo iniziato dopo l'addio di Sousa è durato appena due anni. Allora la rosa fu smembrata e ricostruita, con gli arrivi di Simeone, Benassi, Pezzella, Veretout, Milenkovic e tutti gli altri. Un po' come successe nel 2012, quando dopo il fallimento arrivò Montella e con lui tutta una serie di nuovi giocatori. A questo punto il dilemma da porsi è se occorrerà agire in quel modo, ripartendo da zero o quasi, oppure andare a modificare la rosa attuale solo con qualche acquisto (e qualche cessione). La soluzione migliore forse sarebbe la prima: tenere solo alcuni giocatori (Chiesa e Pezzella in primis oltre a Lafont, se non altro per ragioni economiche), e per il resto cancellare e rinnovare. Le eventuali cessioni di Veretout e Milenkovic, ma anche di Simeone, Biraghi e magari Benassi, potrebbero permettere alla Fiorentina di incassare diversi milioni. Certo, poi bisognerebbe sostituirli e nessuno dice che sarà facile. Ma portare aria nuova e sopratutto calciatori funzionali al gioco di Montella, è ciò di cui Firenze ha maggiormente bisogno in questo momento.


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