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Fresco di vittoria dell'Europeo under 19 con l'Italia, Michael Kayode si godrà qualche giorno di riposo e poi sarà pronto per unirsi alla prima squadra della Fiorentina nel ritiro del Viola Park. Un'occasione importante per dimostrare il suo valore a Vincenzo Italiano, in attesa di capire quale potrà essere il suo futuro. Di questo la redazione di Fiorentinanews.com ha parlato con Andrea Ritorni, chief scout dell'agenzia che gestisce il calciatore: 

“Il ritiro al Viola Park sarà molto importante per Kayode, perché avrà la possibilità di allenarsi in un centro sportivo favoloso e con professionisti di altissimo livello. Bisogna ringraziare la famiglia Commisso per aver regalato alla Fiorentina e a Firenze un ambiente del genere in cui creare, correggere e migliorare i calciatori. Per quanto riguarda il futuro di Kayode decideremo insieme anche a Claudio Vigorelli (il suo procuratore, ndr) la strada migliore per lui. Vogliamo che faccia un percorso costruttivo, ma per riuscirci dovrà giocare perché solo così i giovani possono migliorare. Sarà quindi importante capire quali saranno le scelte del mister e della società, perché nel suo ruolo c'è molta concorrenza". 

Una storia, quella di Kayode, fatta di sacrificio e gavetta. Ci racconta il passaggio dal Gozzano alla Fiorentina, dopo che la Juventus non lo aveva confermato?

“Kayode fu preso dal Gozzano perché non si iscrisse alla Serie C. Con mister Soda, in Serie D, collezionò 33 presenze e due gol, numeri davvero importanti. Fui io a proporlo alla Fiorentina, una società professionale dove ero sicuro avrebbe fatto bene. Angeloni accettò la scommessa e devo ringraziarlo, perché lui così come tutta la società hanno creduto fortemente in Kayode. Ovviamente è molto giovane e deve migliorare tanto, ma tutto quello che ha raccolto finora se l'è meritato con dedizione e umiltà e anche grazie al supporto di una famiglia fantastica. Sono sicuro che diventerà un calciatore molto importante”. 

Un ruolo fondamentale per la crescita di Kayode l'ha avuto Alberto Aquilani. Che rapporto c'è tra i due?

“Sicuramente il legame è fortissimo. Aquilani è stato una guida per Kayode, lo ha aiutato a crescere e migliorare fin dal primo giorno. Ci terrei a sottolineare la personalità e la determinazione di questo ragazzo, che quest'anno desiderava tantissimo vincere un trofeo e alla fine ce l'ha fatta con la Nazionale. Anche dopo le finali perse con la Fiorentina, quella di Coppa Italia con la Roma e quella Scudetto contro il Lecce, non si è mai abbattuto”. 

Ritorni a FN: "Kayode è al settimo cielo per la vittoria dell'Europeo. Indossare le maglie della Nazionale e della Fiorentina è un orgoglio per lui"
Michael Kayode è senza dubbio l'uomo del momento, dopo aver deciso la finale dell'Europeo under 19 con il gol contro il...

 


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