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Difficile dare un giudizio sulla stagione, fin qui, di German Pezzella. Il capitano della Fiorentina ha vissuto un periodo di alti e bassi, con una serie di partite veramente non da lui, e una piccola ripresa prima dell’interruzione del campionato. Di certo e palese a tutti, però, c’è che l’argentino non è lo stesso di qualche anno fa: tante amnesie, troppe per uno come lui. Due gol decisivi, contro Sampdoria e soprattutto SPAL, ma anche errori fatali, a favore degli avversari. Possiamo ricordare ad esempio la dormita con conseguente fallo su Santander, a Bologna, episodio che ha propiziato il gol su punizione di Orsolini. Oppure, l’ingenua simulazione che gli è costata il rosso nella sfida di Coppa Italia contro l’Atalanta, per fortuna poi vinta lo stesso grazie alla rete di Lirola. Insomma quello di Pezzella è stato un campionato altalenante, da cui però non si può estrarre una valutazione generale positiva. L’argentino non trasmette più quella sicurezza che lo aveva caratterizzato in passato, né la leadership che hanno posseduto i suoi predecessori, da Gonzalo ad Astori, passando per Savic. La carta d’identità che avanza e le richieste da parte del Napoli lasciano presagire ad una sua partenza nella prossima stagione, anche se è presto per parlarne vista anche la situazione. Quel che è certo per ora è che i tifosi della Fiorentina, casomai questo campionato dovesse ripartire, sperano di ritrovare per lo sprint finale il miglior Pezzella. Quello di una volta.


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