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Giancarlo Antognoni in primo piano. Foto: Luca Fanfani/Fiorentinanews.com
Giancarlo Antognoni in primo piano. Foto: Luca Fanfani/Fiorentinanews.com

Stefano Cecchi, giornalista de La Nazione, a Radio Sportiva è stato messo di fronte ad un interrogativo preciso: “Chi mi ha appassionato di più tra Antognoni, Baggio e Rui Costa? Quello che sul momento mi ha entusiasmato di più è stato Roberto Baggio, perchè era un campione assoluto, c'era l'idea di un ragazzino che vestiva il viola andando contro tutto, non c'è paragone tra l'addio di Baggio e di Rui Costa. La storia di Baggio terminò con un'insurrezione a Firenze, gente in strada, cariche della polizia, Rui Costa lo salutammo in 30.000 con le lacrime agli occhi perchè quell'addio arrivò per cercare di salvare la Fiorentina dal fallimento con un robusto incasso. Due addii molto diversi”.

“Dal punto di vista dell'affetto però è chiaro che Antognoni svetta sopra tutti. Per chi come me ha una lunga militanza viola, Antognoni è ‘unicum’. Tutto nella vita ha un prezzo, tranne Antognoni, che resta a Firenze a prescindere da tutto. Una bandiera immacolata che non ha mai vestito altri colori. Come si fa a non voler bene più di tutti ad Antognoni, che ha rischiato di morire in campo per difendere i colori viola. Ciò ha creato un rapporto tale da essere insuperabile. Da un punto di vista emotivo Baggio, dal punto di vista affettivo Antognoni”.

Sull'imminente cessione di Cabral al Benfica: “Voglio un bene fuori misura a Cabral, perchè non è un campione, è un centravanti che ha qualche limite ma se in campo ha sbagliato, fuori non l'ha mai fatto. Mai un gesto di insofferenza, mai una parola fuori posto nonostante le panchine, dimostrando che c'è davvero una via identitaria nel calcio anche ai ragazzi di oggi, è un tipo che onora la maglia. Capisco perchè è stato ceduto, in una Fiorentina che vuole essere più ambiziosa la scelta ha una logica, dal punto di vista degli affetti, per come vivo il calcio, non posso che augurarli il meglio al Benfica e che faccia vedere in Portogallo ciò che a Firenze ha mostrato solo a tratti”.

Quindi sulle mosse di mercato viola e non solo: “È affascinante ciò che sta facendo la Fiorentina, interessante, dovesse arrivare anche l'argentino Beltran, del quale si parla molto bene ed ha fatto parte della top 11 del campionato argentino. Parisi è un giovane interessantissimo, Nzola è un centravanti erculeo che passa da una squadra che ha lottato per non retrocedere ad una con più ambizioni. Arthur deve riscattare degli anni non brillanti. Penso che il gap con le squadre che finora hanno preceduto la Fiorentina resti, non credo che la squadra di Italiano potrà lottare per i primi quattro posti, benchè abbia una rosa robusta e con tanti cambi. In un percorso di coppe come quello che si appresta ad iniziare, può darsi che come lo scorso anno si possa arrivare in fondo e fare meglio che in campionato”.


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